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Tour Madagascar
Durata viaggio: 18 giorni
Antananarivo
Ranomafana P.N
Andringitra P.N
Pic Boby
Tsaranoro
Isalo P.N
Tulear
Anakao
Descrizione
Itinerario
Prezzo
Galleria
Feedback
Un viaggio in Madagascar, un viaggio verso un altro mondo, un altro pianeta, né Africa né Oriente.
Un’isola felice, un paradiso per i naturalisti. Una terra suggestiva, dove piante ed animali
sono endemici, con mille ricchezze da offrire. Un popolo dalla pelle scura ma dai tratti e dai modi asiatici,
che ama la forza della parola e della poesia. Un mare evocatore di sogni, al quale affacciarsi da lunghe
spiagge deserte. Un tuffo in una natura unica, concedendosi momenti di relax e felici incontri con abili artigiani.
Tutto a piedi, in fuoristrada e in battello lungo il fiume.
Giorno 1
Partenza da Milano Malpensa alle 06h05 con il volo Air France AF1631.
Arrivo a Parigi Charles de Gaulle alle 07h35. Connessione con il volo di
Air France AF934 con partenza da Parigi alle 10h40. Arrivo ad
Antananarivo alle 22h15. Ricevimento e transfert in hotel. Cena libera.
Giorno 2
Breve visita della capitale con i suoi animati mercati e il “rova”. Antica
residenza della regina che domina la città dall’alto di una collina. Si
lascia la capitale lungo la lingua d’asfalto che la collega a Tulear ed al
Sud del Paese. La “RN7” si snoda tra le Alte Terre tra boschi di conifere,
coltivazioni e risaie in cui si riflettono le casupole a due piani in adobe
tipiche di queste regioni. La strada collega alcune delle più importanti
città malgasce tra cui Antsirabé, antico centro termale al tempo della
colonia francese e tuttora importante centro produttivo del paese.
Notte in hotel ad Antsirabé. Pranzo non incluso. Cena inclusa.
Giorno 3
Si continua verso sud, breve sosta ad Ambositra, per poi proseguire fino
alla deviazione per Ranomafana. Lungo il tragitto soste per apprezzare
l’artigianato dell’etnia Betsileo, scoprire i pescatori di gamberi d’acqua
dolce e la cascata di Namorona. Lasciata la RN7 la strada si snoda
attraverso le foreste umide del versante est. Notte in Hotel e possibilità di
effettuare una visita in notturna del parco. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 4
La mattina visita del parco di Ranomafana nato dopo la scoperta, sulle
pendici di questo antico vulcano, di una nuova specie di lemure,
l’Hapalemur Aureus, nel 1986. Primo contatto con l’ambiente tipico del
versante est dell’isola. Foreste in cui trovano riparo, oltre ai lemuri,
svariate specie di curiosi anfibi, rettili e uccelli da scorgere tra le fronde o
nascosti tra felci arborescenti e alberi del viaggiatore. Ripartenza per
Ambalavao tra le colline finemente terrazzate dalle risaie. Notte in Hotel
a Ambalavao. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 5
Raggiunta l’entrata del parco si parte lungo il versante est del Massiccio
dell’Andrangitra, territorio popolato dall’etnia Bara, attraverso macchie
di foresta lungo il profilo di una falesia fino alle cascate di Riandahy e
Riambavy considerate rispettivamente maschio e femmina e sacre per
le etnie betsileo. Si sale poi sull’ altipiano di Andohariana caratterizzato
da una prateria di alta montagna, un ecotono tra i due climi che
caratterizzano l’andringitra: l’est con le sue foreste umide e l’ovest dove
l’occhio spazia su immense savane. Arrivo dopo 8 ore di marcia circa a
Andriampotsy, luogo previsto per il campo. Notte al campo. Pranzo e
cena inclusi.
Giorno 6
Partenza al mattino per salire sul Marivolanintra, noto come Pic Boby,
che con i suoi 2658 metri è la seconda vetta del paese. Il panorama
offerto è fantastico e con un po’ di fortuna lo sguardo si spinge fino
all’Oceano Indiano. Si ripercorre il sentiero dell’andata per fare rientro
ad Andriampotsy. Pic-nic e nel pomeriggio passeggiata alla scoperta
delle piante xerophyte che vivono sull’altopiano a 2000 metri di altezza e
costituiscono un ambiente unico nel continente africano. Una flora
endemica tra cui come suggerisce il nome l’Aloe andringitrensis e la
Disa andringitrana ma anche alcune specie di orchidee. Notte al
campo. Pranzo e cena inclusi
Giorno 7
Partenza alla volta di Lataranomby a 1700 metri di altitudine attraverso il
pianoro detto “degli extra terrestri”. Buffo paesaggio lunare in cui
l’erosione ha giocato con le rocce precambriane dando vita ad enormi
bocce di granito e altre suggestive formazioni. Pic-nic non lontano da un
corso d’acqua per avvistare avere l’occasione qualche lemure. Nel
parco sono state catalogate 15 specie di lemuri tra cui il noto “Lemur
Catta” che è riuscito ad adattarsi colonizzando questo habitat
lasciando le foreste di pianura ed il più raro lemure dal ventre rosso. Picnic
lungo il percorso e poi discesa sul versante ovest per raggiungere le
savane d’Iataranomby dove i piccoli ruscelli che scendono a valle
favoriscono la crescita di palme endemiche. Notte al Campo. Pranzo e
cena inclusi.
Giorno 8
Per i mattinieri possibilità prima di colazione di andare a “caccia” di
alcune specie endemiche di uccelli come il Drongo, il Cocal o il Dyale
malgascio. Poi partenza lungo la parte sud-ovest del massiccio popolata
da un’etnia Betsileo mescolatasi con l’etnia Bara e dedita alle attività
agropastorali sulle vaste savane che coprono la vallata di Tsaranoro.
Picnic lungo il sentiero ed arrivo in hotel per approfittare di un po’ di
relax. Cena e notte al Tsarasoa. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 9
Giornata dedicata alla scoperta dei dintorni del Tsarasoa. Si sale sul
vicino Mont Caméléon per poi scendere a valle passando per un tipico
villaggio “Bara Bory”. E’ possibile fare la scalata sul monte Tsaranoro o
dilungarsi in una piccola foresta per sorprendere i lemuri catta tra gli
alberi, a bere in piccoli gruppi o fare i bagli di sole, curiosamente seduti
in posizione meditativa. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 10
Si lascia il massiccio dell’Andringitra per raggiungere Ranohira, villaggio
sede dell’entrata del parco dell’Isalo, attraverso gli straordinari panorami
offerti dall’altopiano di Horombe punteggiato di minuscoli villaggi in
terra cruda ed attraversato dalle mandrie dei pastori bara. Arrivo a
Ranohira. Notte e pernottamento al Relais de La Reine magnificamente
situato tra le rocce dell’Isalo. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 11
Trekking leggero nel parco per scoprire le particolarità della flora
endemica di questi luoghi ed i fantastici scorci offerti dal massiccio
dell’Isalo. Una piscina naturale dalle acque fresche e chiare permette
un tuffo ristoratore prima di riprendere il cammino attraverso il parco fino
alla zona pic-nic… qui è spesso possibile vedere da vicino varie tre delle
specie di lemuri che abitano il parco attirate dalla possibilità di cibo
facile. Rientro in hotel. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 12
Si riprende la strada in direzione di Tulear, lungo la strada si incontrano
distillerie artigianali di rhum e dalle savane fanno capolino i primi
Baobab della regione. Visita del mercato delle conchiglie di Tulear e
trasferimento in barca sulle spiagge di Anakao. Cena inclusa.
Giorno 13
Soggiorno mare sulle spiagge di Anakao affacciate sulle acque
cristalline del Canale di Mozambico. Cena inclusa.
Giorno 14
Soggiorno mare sulle spiagge di Anakao affacciate sulle acque
cristalline del Canale di Mozambico. Cena inclusa.
Giorno 15
Soggiorno mare sulle spiagge di Anakao affacciate sulle acque
cristalline del Canale di Mozambico. Cena inclusa.
Giorno 16
Al mattino si lasciano le chiare acque di Anakao per fare ritorno a Tulear
per pranzo. Nel pomeriggio tempo libero a disposizione da dedicare alle
visite e agli acquisti. Notte in hotel a Tulear. Pranzo non incluso. Cena
inclusa.
Giorno 17
Transfer in aeroporto per imbarcarsi sul volo per Antananarivo. Secondo
il tempo a disposizione visita al centro artigianale della città per gli ultimi
acquisti. Una stanza d’albergo sarà a disposizione per una doccia. Cena
libera e transfer all’aeroporto. Partenza del volo internazionale di Air
France AF935 alla 01h55. Notte in volo. Pranzo e cena non inclusi.
Giorno 18
Arrivo del volo intercontinentale a Parigi alle 11h05 e connessione con il
volo di Air France AF1230 per Milano Malpensa con partenza da Parigi
alle 17h05. Arrivo a Milano Malpensa alle 18h35. Fine del viaggio.
Prezzo su richiesta.
Volevamo un viaggio speciale per festeggiare qualcosa di speciale: un amore che dura da trent’anni!
Grazie Tim per averci organizzato il nostro viaggio in Madagascar secondo i nostri desideri, i nostri interessi e i nostri ritmi. Abbiamo potuto così gustarci ogni singolo attimo senza tralasciare nulla. Tutto è stato organizzato alla perfezione. E’ stato un viaggio denso di emozioni che ci ha regalato splendidi scenari e piacevoli incontri. La fauna, la flora e le persone del Madagascar sono unici e fantastici e lasciano un segno profondo, indelebile in chi ha avuto l’opportunità di visitare questa terra.
Un viaggio arricchente sotto ogni aspetto.
Non sono poi mancate alcune sorprese che lo hanno reso ancora più unico e indimenticabile.
Caro Tim, stiamo già pensando alla prossima avventura, preparati perché non aspetteremo altri 30 anni! Monica e Stephan
Periodo consigliato
Gennaio
0/5
Febbraio
0/5
Marzo
0/5
Aprile
0/5
Maggio
0/5
Giugno
0/5
Luglio
5/5
Agosto
5/5
Settembre
5/5
Ottobre
5/5
Novembre
5/5
Dicembre
0/5
Tipologia
Famiglia
0/5
Viaggio di nozze
5/5
Avventura
5/5
Dettagli
Viaggio in Colombia
Durata viaggio: 22 giorni
Bogotà
La Guajira
Sierra Nevada di S.Marta
Aracataca
Cartagena de Indias
Regione del caffè
Valle del Cocora
Popayan
San Augustin
Descrizione
Itinerario
Prezzo
Galleria
Feedback
Lontana dal turismo convenzionale, la Colombia possiede un’incredibile diversità naturalistica, una grande ricchezza culturale e persone con un senso dell’accoglienza speciale; Tim Travel Tours in collaborazione con una associazione italo/colombiana vi propone di scoprire questo paese con uno spirito aperto, attraverso l’incontro con le sue comunità e con realtà che sorprendono. L’obbiettivo di questo programma è quello di promuovere la Colombia nell’ambito del turismo sostenibile e del turismo responsabile, favorendo le condizioni affinché piccole comunità e progetti sociali possano sostenere le proprie attività produttive attraverso il turismo rurale comunitario, l’ecoturismo e l’agriturismo, permettendo nel contempo al turista di conoscere da vicino la realtà politica e sociale, le tradizioni, la storia, la cultura e le bellezze naturali del paese.
Giorno 1
Partenza alle 07h00 con il volo IB3265 da Milano Malpensa per Bogotà. Arrivo a Bogotà lo stesso giorno alle 16h35. Ricevimento e trasferimento in hotel.
Pernottamento a Bogotà. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 2
Bogotà: visita della città di mezza giornata in servizio privato con entrate al Museo dell’Oro
Pernottamento a Bogotà. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 3
Visita ad un progetto sociale di Bogotà in servizio privato. Pomeriggio libero.
Pernottamento a Bogotà. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 4
Volo domestico Bogotà/ Rioacha. Tour in 4×4 con guida in privato della Guajira.
Pernottamento in semplici posadas gestite dalla comunità Wayuu. Cena inclusa.
Giorno 5
Tour in 4×4 con guida in privato della Guajira.
Pernottamento in semplici posadas gestite dalla comunità Wayuu. Cena inclusa.
Giorno 6
In mattinata visita a Cabo de Vela. Dopo pranzo trasferimento terrestre dalla Guajira a Santa Marta (durata: 5 ore aprox). Per chi desiderasse accorciare il tragitto è possibile dormire a Palomino, villaggio situato nella Sierra di Santa Marta prima di arrivare al Parco Nazionale di Tayrona.
Pernottamento a Santa Marta o a Palomino. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 7
Visita al Parco Nazionale di Tayrona oppure visita al villaggio di Aracataca, villaggio dove nacque lo scrittore colombiano, premio nobel per la letteratura, Gabriel Garcia Marquez.
Pernottamento a Santa Marta o a Palomino. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 8
Visita in servizio privato ad una comunità indigena situata nella Sierra di Santa Marta. Pranzo incluso. Rientro nel pomeriggio in hotel.
Pernottamento a Santa Marta. Cena non inclusa.
Giorno 9
Trasferimento in servizio privato da Santa Marta a Cartagena (durata: 4 ore aprox)
Pernottamento a Cartagena. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 10
Visita guidata in servizio privato di mezza giornata della città di Cartagena. Pomeriggio libero.
Pernottamento a Cartagena. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 11
Giornata libera a Cartagena. Possibilità di organizzare una giornata relax sull’Isola Grande situata a meno di un’ora da Cartagena, un vero paradiso tropicale.
Pernottamento a Cartagena. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 12
Volo domestico da Cartagena a Pereira.
Pernottamento a Pereira. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 13
Visita in servizio privato con guida parlante in italiano ad una piccola piantagione di caffè a gestione famigliare. Pranzo incluso. Trasferimento a Filandia con visita alla regione cafetera.
Pernottamento a Filandia. Cena non inclusa.
Giorno 14
Visita a Salento e al famoso Valle de Cocora, dove si effettuerà un’escursione a cavallo attraverso il parco nazionale.
Pernottamento a Filandia. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 15
Trasferimento in autobus da Armenia a Popayan (opzionale trasferimento privato).
Pernottamento a Popayan. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 16
Visita al mercato di Silvia (questo mercato viene organizzato solo di martedì). In alternativa visita della città in servizio privato.
Pernottamento a Popayan. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 17
Trasferimento in trasporto privato sul Massiccio Colombiano per visitare un famiglia che lavora al processo di produzione della “panela” ed il lavoro svolto da un’organizzazione di contadini locale.
Pernottamento a Popayan. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 18
Trasferimento da Popayan a San Augustín in trasporto privato.
Pernottamento a San Augustín. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 19
Visita in servizio privato al parco archeologico di San Augustín di tutta la giornata.
Pernottamento a San Augustín. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 20
Visita al Parco archeologico Alto de los Idolos situato a 30 kilometri da San Augustín. Dopo la visita al sito archeologico trasferimento terrestre in autobus all’aeroporto di Neiva. Volo domestico di rientro a Bogotà.
Pernottamento a Bogotà. Regime di solo alloggio e colazione.
Giorno 21
Mattinata libera a Bogotà. All’orario previsto trasferimento privato all’aeroporto per imbarcarvi sul vostro volo internazionale di rientro in Europa.
Giorno 22
Arrivo in Italia/ Svizzera. Fine del viaggio.
Prezzo su richiesta.
Periodo consigliato
Gennaio
3/5
Febbraio
4/5
Marzo
5/5
Aprile
3/5
Maggio
3/5
Giugno
2/5
Luglio
3/5
Agosto
2/5
Settembre
1/5
Ottobre
4/5
Novembre
4/5
Dicembre
5/5
Tipologia
Famiglia
5/5
Viaggio di nozze
5/5
Avventura
5/5
Dettagli
Safari Uganda
Durata viaggio: 17 Giorni
Mount Elgon
Sipi Falls
Murchison Falls
Kibale N.P
Queen Elizabeth
Lake Buyonyi
Bwindi
Descrizione
Itinerario
Prezzo
Galleria
Feedback
Il viaggio Masaba Explorer nasce dalla richiesta degli amici di Masaba Coffee di visitare i luoghi in cui il progetto del caffè ha preso origine. Inizieremo l’avventura proprio dalla regione del Mount Elgon (“Masaba” in lingua locale), con visite alle stazioni di lavaggio e conoscenza dei contadini che coltivano il caffè Masaba.
Giorno 1
Partenza da Milano Malpensa il giorno 25.10 alle 23h05. Si consiglia di arrivare in aeroporto almeno 2 ore e mezzo prima della partenza. Arrivo ad Addis Abeba alle 06h35 del giorno seguente per prendere il volo di connessione per Entebbe con partenza alle 08h30. Arrivo a Entebbe, Uganda, previsto per le 10h35.
Giorno 2
Ricevimento e trasferimento dall’aeroporto all’Hotel nella città di Kampala, situata a un’ora da Entebbe.
Pernottamento presso il SPEKE HOTEL. Bell’alloggio con una buona ubicazione. Cena inclusa.
Giorno 3
Dopo colazione partiremo da Kampala e proseguiremo verso est attraverso la sorgente del fiume Nilo. Faremo una crociera in barca fino al punto in cui il fiume Nilo lascia il lago Vittoria. Rientro per pranzo e proseguimento per Mbale.
Durata: 5/6 ore. Il viaggio sarà organizzato con un solo jeep grande a sufficienza per tutto il gruppo. Si consiglia di non portare con se valige troppo ingombranti.
Check-in in hotel e cena.
Pernottamento al MOUNT ELGON HOTEL & SPA. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 4
Attività MASABA COFFEE coordinate dallo staff locale
Pernottamento al LACAM LODGE. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 5
Prima colazione al lodge e successiva partenza per un trekking guidato per visitare le Sipi Fallsaccompagnati da una guida locale.
La passeggiata inizia tra piantagioni di caffè e banane fino a giungere a queste spettacolari cascate lungo il fiume Sipi. Il percorso è molto suggestivo ed offre dei bellissimi panorami sulle splendide valli della Karamoja.
Pernottamento al LACAM LODGE. Pranzo e cena inclusi.
Giorno 6
Trasferimento da Mbale alle Murchison Fallsvia Lira, sulle strade a nord-ovest. Pranzo lungo il percorso.
Arrivo in serata e pernottamento al PAKUBA SAFARI LODGE.
Pranzo e cena inclusi.
Giorno 7
Partenza per il Safariil mattino presto. È in questo parco che si perfeziona la bellezza naturale del Nilo. Vi imbatterete in mandrie di elefanti, giraffe, antilopi, bufali, anatre, leoni e diverse specie di uccelli. Rientro per pranzo. Nel pomeriggio crociera di 3 ore per vedere le cascate delle famose Murchison Falls,dove avremo inoltre la possibilità di vedere ippopotami, coccodrilli e tanti altri animali che scendono al Nilo per rinfrescarsi nel pomeriggio.
Rientro al lodge, pernottamento al PAKUBA SAFARI LODGE.
Pranzo e cena inclusi
Giorno 8
Durante il viaggio visita al Ziwa Rhinos Sanctuary. Visita guidata con ranger che ci spiegherà le abitudini dei rinoceronti bianchi (durata: 1 ora aprox).
Dopo pranzo proseguimento per Fort Portale check in al nostro alloggio dove
saranno serviti dei rinfreschi.
Pernottamento al MOUNTAINS OF THE MOON HOTEL. Pranzo e cena inclusi
Giorno 9
Dopo colazione, intera giornata dedicata alle attività con Fort Portal Coffee. Rientro in giornata per poi tornare al luogo di sistemazione.
Pernottamento al MOUNTAINS OF THE MOON HOTEL
Pranzo e cena inclusi.
Giorno 10
Dopo la prima colazione ci rechiamo al quartier generale del parco per le 08h00. Un guardiano del parco ci informerà sul nostro Trekking odierno e iniziamo il nostro Scimpanzé Trekking nella Foresta del Kibale National Park.L’escursione durerà 3-4 ore lungo i sentieri dove incontreremo altri primati come il Colobus bianco e nero e le mangabey dalle guance grigie; inoltre sarà possibile osservare diverse specie di uccelli e vegetali che abbondano in questa area.
Più tardi, rientro per pranzare. Dopo pranzo ci sono 2 opzioni di attività:
- passeggiata nelle zone umide delle Bigodi, casa di numerose specie di uccelli, tra i quali il il Turaco azzurro
- passeggiata nel villaggio visitando le scuole primarie e finire con una visita al medico nativo del villaggio.
Trasferimento all’Hotel e rinfresco.
Pernottamento al MOUNTAINS OF THE MOON HOTEL
Pranzo e cena inclusi
Giorno 11
Dopo colazione partenza per ilTour dei laghi craterici di Kasenda.
Questo paesaggio è semplicemente bellissimo e pittoresco.
Oggi vedremo circa 9 di questi laghi vulcanici.
Sosta per il pranzo al lago Nkuruba Crater. Dopo pranzo proseguiremo per il Queen Elizabeth National Park, passando per la città di Kasese e avendo come sfondo le magnifiche montagne del Rwenzori. Arrivo entro sera e check-in in albergo. Rinfreschi, cena, falò e pernottamento al ENGANZI LODGE.
Pranzo e cena inclusi.
Giorno 12
Dopo un buon caffè del buongiorno alle inizia il nostro game drivemattutino (06h30), per essere in tempo per vedere i grandi felini in azione. Il Safari dura 3-4 ore per tornare poi per la colazione, relax e pranzo. Alle 14:45 crociera in barca sul famoso canale Kazingache collega il lago George al lago Edward.
La navigazione avrà una durata di 2 ore. Al rientro, alle 17:00 inizierà il game drive serale. Rientro in Hotel entro le 19:00. Cena, falò e pernottamento al ENGANZI LODGE.
Pranzo e cena inclusi.
Giorno 13
Tree climbing lions & Bwindi National Park
Dopo la colazione partenza per il settore meridionale del Queen Elizabeth National Park(Ishasha), famosa per l’ultima razza africana dei leoni che si arrampicano sugli alberi.
Procediamo con il game drive nel parco alla ricerca di questi affascinanti felini, di elefanti e diverse specie di antilopi presenti nel parco. Pranzo al sacco e proseguimento per il Parco Nazionale di Bwindi. Arrivo in prima serata, rinfresco, cena e pernottamento al HAVEN LODGE (BWINDI)o ARCADIA LODGE(LAKE BUYONYI)dipendendo dal settore del Parco Nazionale del Bwindi dove troveremo disponibilità per i permessi del Gorilla Trekking.
Pranzo e cena inclusi.
Giorno 14
Oggi divideremo il nostro gruppo in due, un gruppo con le persone interessate al Gorilla Trekking e un gruppo con le persone non interessate al Gorilla Trekking.
Nel caso in cui la notte anteriore si dormisse al Lago Buyonyi, al gruppo non interessato al Gorilla Trekking verrà offerta un’attività in canoa sul lago in mattinata e nel pomeriggio potrete riposarvi in hotel.
Se invece la notte anteriore si dormisse all’Haven Lodge, al gruppo non interessato al Gorilla Trekking verrà offerto un tour guidato al Parco Nazionle del Bwindi per l’osservazione di altri animali.
In entrambi i casi il gruppo si ricongiungerà nel tardo pomeriggio in hotel.
Per questo motivo abbiamo deciso di lasciarvi il Gorilla Trekking come attività opzionale.
Giorno 15
Oggi visiteremo insieme a tutto il gruppo le sponde del Lago Bunyonyi e le popolazioni che lo abitano.
Giorno 16
Trasferimento ad Entebbe lasciando alle nostre spalle gli indimenticabili paesaggi di questo affascinante paese africano.
Ci fermeremo per una piccola pausa all’Uganda equator, un passaggio “tra due emisferi”, per scattare qualche foto e per sgranchirsi le gambe.
Dopo pranzo proseguimento per Entebbe e trasferimento all’aeroporto internazionale per prendere il volo internazionale di rientro in Europa con partenza alle 18h45. Arrivo a Milano Malpensa il giorno dopo alle 06h55.
Giorno 17
Arrivo in Italia/ Svizzera. Fine del viaggio.
Prezzo su richiesta.
Ciao Tim,
Posso confermarti che il viaggio Masaba in Uganda è andato benissimo ed è stato bellissimo. Grazie a te e a Yasmine per l’organizzazione.
Alla scoperta della “via del caffè Masaba” dalla coltivazione al consumatore finale sia in Uganda che in Svizzera. Esperienza che ci ha fatto capire quanto lavoro c’è a monte del nostro espresso quotidiano.
Tutto questo combinato con delle visite a luoghi magnifici: Mount Elgon, le Sipi Falls e le Murchison Falls con relativo safari, il santuario dei rinoceronti e la regione del lago Bunyonyi.
Non poteva mancare una visita a Kampala che ci ha permesso di vivere “l’ebbrezza” di una città africana.
Grazie alla bravura dell’accompagnatore e della guida-autista locale ci è stato possibile entrare in contatto con le diverse realtà locali e non limitarci ai percorsi turistici.
Marco e Therese
Periodo consigliato
Gennaio
5/5
Febbraio
5/5
Marzo
0/5
Aprile
0/5
Maggio
0/5
Giugno
5/5
Luglio
5/5
Agosto
5/5
Settembre
5/5
Ottobre
3/5
Novembre
0/5
Dicembre
5/5
Tipologia
Famiglia
5/5
Viaggio di nozze
5/5
Avventura
5/5
Dettagli
Argentina del Nord
Durata viaggio: Da 9 fino a 19 Giorni
Buenos Aires
Salta
Purmamarca
Salinas Grandes
Quebrada de Humahuaca
Cierro de Los 7 Colores
Sierra del Hornocal
Iruya
Cachi e Molinos
Cafayate
El Peñon
Cono de Arita
Tolar Grande
Descrizione
Itinerario
Prezzo
Galleria
Feedback
Un itinerario inedito di 19 giorni lontano dai percorsi battuti attraverso i paesaggi della Puna andina dai 1’200 m.s.m fino ai 4’650 m.s.m.
Questo viaggio viene suddiviso in due parti, la prima parte in auto a noleggio da Salta a Iruya passando da Purmamarca per poi scendere a sud in dirizione Cafayate (la regione dei vini) passando dai suggestivi villaggi di Cachi e Molinos. La seconda parte del viaggio invece sarà organizzata con un veicolo e autista/guida privato che vi accompagnerà da Cafayate a Salta attraverso la puna più estrema, quella che da El Peñon conduce a Tolar Grande.
Si tratta di un itinerario scenografico tra natura selvaggia, desertica e incontaminata. Un viaggio che privilegia il contatto con ambienti naturali unici. Data l’altitudine a cui si svolge questo overland si tratta di un viaggio abbastanza impegnativo dal punto di vista fisico. I tragitti si svolgono con ottimi mezzi 4×4 su piste sterrate e le tappe non sono eccessivamente lunghe. Gli autisti/guida accompagnanti sono di lingua italiana o spagnola.
Il programma include 3 notti a Buenos Aires e una visita guidata in servizio privato con guida in italiano di mezza giornata.
Giorno 1
Partenza del volo internazionale da Milano o da Zurigo. Notte in volo. Arrivo a Buenos Aires il giorno dopo.
Giorno 2
Arrivo previsto a Buenos Aires (Ezeiza) in mattinata. Ricevimento e trasferimento privato con solo autista all’hotel. Check-in possibile dalle 14h00.
Nel pomeriggio visita della città di mezza giornata in servizio privato con guida in italiano. Durata: 4 ore.
Pernottamento a Buenos Aires. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi.
Giorno 3
Mattina libera. Verso mezzogiorno trasferimento all’aeroporto di Aeroparque per imbarcarvi sul vostro volo con destinazione Salta. Ricevimento e trasferimento in hotel con solo autista.
Pernottamento a Salta. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi.
Giorno 4
Pick-up veicolo a noleggio alle 09h00 situato a 5 minuti dal vostro hotel.
Categoria auto E SUV es: Dacia Duster o Chevrolet Tracker. Si tratta di veicoli senza le 4×4 ma le trazioni non sono indispensabili per questi tragitti.
GPS incluso nel noleggio.
Dopo aver sbrigato le formalità del noleggio auto comincerete la vostra avventura nel NOA (Nord Ovest Argentino) in direzione dei Purmamarca.
Arrivati a Purmamarca se desiderate potrete depositare i vostri bagagli in hotel e poi potrete ripartire in direzione delle saline situate a Salinas Grandespercorrendo la Ruta 52. Si tratta di 65 KM di strada in abbastanza buone condizioni. Durata: 1 ora e 45 minuti. Se invece preferite potrete riposare a Purmamarca.
Pernottamento a Purmamarca.Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 2’200 msm.
Giorno 5
Distance:93 km paved road. 119 km gravel road
Altitude:Highest point 4.300 m./ 13123 feet. Iruya 2.780 m. / 9.121 feet
Estimated driving time: 5 hs
Oggi si parte verso nord attraverso un passo andino. Visita alle chiese di adobe (il tipico impasto di argilla e paglia dei pueblos andini) e dai tetti di cactus di Huacalera e Uquia, e ad una piccola selva di cardones, dove potremo ammirare il cactus più grande della Quebrada, da sempre venerato dalle comunità locali. Arrivo al pueblo di Humahuacacon viuzze di sassi e case di mattoni crudi, una caratteristica torre dell’orologio con la statua del santo patrono che a mezzodì esce e benedire gli astanti e la seicentesca chiesa de la Candelaria. Siamo a 3.000 metri slm. Poi imboccata una pista sterrata ci dirigiamo verso la Valle nascosta di Iruya. Superiamo i 4.000 metri al Passo dell’Abra del Condor. Il paesaggio cambia improvvisamente e ci accoglie una valle circondata da montagne di velluto e una ripida discesa ci accompagna sino al pueblo di Iruya e alla sua tipica chiesetta.
La Quebrada di Humahuacaè una lunga valle che termina quasi al confine con la Bolivia e che è attraversata dal tropico del Capricorno. Tilcarae Humahuaca sono le capitali odierne della cultura Andina in Argentina. Tra i 2000 ed i 3000 metri si coltivano patate, cipolle, ortaggi da qualche anno esistono alcuni dei vigneti più alti al mondo. Viaggiando tra rovine pre incaiche visiteremo le tre meraviglie naturalistiche della Valle. La Quebrada de Las Senoritasun canyon di montagne d’argilla rosso sangue dove ancora oggi la piccola comunità di Uquia svolge alcuni riti propiziatori: il Cerro de los 7 Colores, cuore di un immenso deposito sedimentario emerso dopo il sollevamento delle Ande e famoso per la sua serie pressoché infinita di strati di colore rosso e marrone prodotte dall’ossidazione degli abbondanti giacimenti minerari nella zona e la Sierra del Hornocal, un luogo unico al mondo.
Importante: durante il percorso che va da Humahuaca ad Iruya lungo la 113 Abra del Condor, dovrete considerare di moderare la velocità dovuto alla presenza di “calamina” che provocherà dei colpi abbastanza forti alle ammortizzazioni. Attenzione anche alle curve per la presenza di terra/sabbia/pietre. Le condizioni delle strade nel Nord di Salta come Purmamarca, Tilcara, Iruya sono peggiori rispetto a quelle presenti nelle località situate a Sud di Salta come Cachi, Molinos e Cafayate.
Pernottamento ad Iruya. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 2’800 msm.
Giorno 6
Giornata libera o trekking opzionale San Isidro con guida locale (da prenotare in anticipo!)
Pernottamento ad Iruya. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 2’800 msm.
Giorno 7
Distance:260 km paved road. 50 km gravel road
Altitude:Highest point 4.000 m./ 13123 feet. Salta 1.200 m. / 3.937 feet
Estimated driving time: 6 hs
Pernottamento a Salta. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 1’200 msm.
Giorno 8
Distance:122 km paved road. 81 km gravel road.
Altitude:Highest point 3.457 m./ 11.342 feet. Molinos 2.020 m. / 6.627 feet.
Estimated driving time: 4 hs
Inizia il circuito tra paesaggi che variano nel corso della giornata. Si attraversano le piantagioni di tabacco della verde valle di Lerma, poi una vegetazione subtropicale e la strada che sale zigzagando sotto l’incredibile blu dei cieli andini fino alla “Cuesta del Obispo”,da dove si gode di un panorama mozzafiato. Ecco la puna, l’altopiano desertico, nel quale pascolano vigogne, lama e guanaco. Il Parco Nazionale “Los cardones”, detto anche “Los colorados”, sul cui terreno accidentato e multicolore si alzano diritti innumerevoli cactus, con le Ande innevate che fanno da sfondo. Si percorre la “recta tin tin”, una perfetta linea retta di ben 19 km che curiosamente attraversa una pampa quasi piana circondata da catene montuose. Questa pista risale al periodo incaico e stupisce per la precisione del suo tracciato. Si incontra Cachi, piccolo paesino dalle case in adobe dipinte di bianco e protette dalla chiesa dedicata a San José. L’abitato di trova a “soli” 2280 metri d’altitudine, sovrastato dall’omonimo Nevado, che si innalza fino a 6380 metri. Eucalipti, pini ed alberi del pepe circondano la piazza centrale che accoglie la chiesa del XVIII° secolo. Vi viaggia ancora immersi in paesaggi sempre diversi nei quali solo la natura esiste, tra montagne aride e guglie appuntite, deserti, cactus e vallate… infine si raggiunge Molinose la sua sorprendente chiesa edificata in legno di cactus. Tipica la lavorazione della lana di vigogna, ottenuta nel rispetto dell’animale che è a rischio di estinzione.
Pernottamento a Molinos. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 2’200 msm.
Giorno 9
Distance:100 km paved road. 90 km gravel road. :
Altitude:Highest point 2.300 m./ 7.546 feet. Cafayate 1.683 m. / 5.522 feet
Estimated driving time: 5 hs
Si riprende la strada seguendo il corso del fiume e si attraversa la regione dellaQuebrada de las flechas, formazioni rocciose inclinate e aghiformi che si innalzano con pareti di 20 metri e sembrano tante punte di freccia tese verso il cielo. Cafayate, situato nel cuore delle valli Calchaquíes, è piccolo villaggio di stampo coloniale che ospita l’importante cattedrale “Nuestra Señora del Rosario”, sede vescovile, edificata nel 1885 in sostituzione di una ancora precedente. Tutta la regione è coltivata a vigne di altura ed il vino prodotto, grazie al basso grado di umidità nell’aria delle vallate, ha un sapore caratteristico ed è particolarmente rinomato.
Durante il viaggio tra Cachi, Molinos e Cafayate lungo la famosa Ruta 40 la strada è formata esclusivamente da sterrato (terra) quindi sono richieste le precauzioni già accennate come la diminuzione della velocità e l’attenzione particolare nell curve più accentuate. Inoltre durante questo tragitto, essendo una strada turistica, ci sarà più traffico.
Drop-off veicolo a noleggio in hotel alle 19h00.
Pernottamento a Cafayate. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 1’700 msm.
Giorno 10
Giornata libera a Cafayate.
Pernottamento a Cafayate. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 1’700 msm.
Giorno 11
La giornata inizia con la visita alle rovine di Quilmes a Tucuman, l’area archeologica più celebre del paese. L’antica città, abitata dal IX° al XVII° secolo, era costruita in un anfiteatro naturale. E’ considerata la sede del più grande raggruppamento preispanico in Argentina e costituisce una importante testimonianza della complessa organizzazione sociale del popolo Quilmes. Il sito è immenso e solo parzialmente scavato, ma la quantità di rovine portate alla luce è assolutamente impressionante e permette di immaginare la disposizione e la dimensione della città ed al tempo stesso di comprendere l’importanza strategica della posizione. Dai suoi 2000 metri si gode di un panorama eccezionale sulla vallata. Continuando sulla Ruta 40 in un territorio piuttosto arido e spoglio si incontrano i vigneti di Hualfin, un villaggetto agricolo sorprendentemente immerso nel verde che vanta una cappella del 1770. Meta finale El Penon dove, a 3400 metri, ci attende il nostro “hosteria”. Pensione completa. Pernottamento.
Pernottamento a El Peñon. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pensione completa. Altezza: 3’400 msm.
Giorno 12
La Puna catamarqueña è un museo a cielo aperto del vulcanismo. Una delle attrazioni principali è il “Campo di Pietra Pomice”, paesaggio abbagliante e strano scavato nella roccia di origine ignea che qui assume colorazioni dal bianco all’ocra. Le sue caratteristiche morfologiche e la sua elevatissima porosità la rendono facilmente aggredibile dagli agenti atmosferici, che ne hanno scolpito le forme creando un gigantesco labirinto di torrioni roccioso invasi dalle sabbie. Migliaia di blocchi di pietra pomice sono disseminati su di un’area di 150 kmq che si visita serpeggiando in fuoristrada tra le rocce e nella quale ci si perde ammirando l’opera del vento, eterno scultore di questa roccia andina. Veramente un paesaggio che non sembra terrestre… L’attività vulcanica della regione la rende particolarmente ricca di risorse minerarie: borace, zolfo, litio…
Sul ritorno la strada passa molto vicino ad un giovane vulcano, il Carachi Pampa, che ha perduto i suoi colori basaltici negli ultimi tempi geologici e si presenta ora uniformemente nero.
Sulla strada che conduce al Vulcano Galan si incontra lo spettacolo offerto da Laguna Grande, un lago salino posto ad oltre 4000 metri d’altitudine le cui acque in primavera vengono liberate dalla morsa dei ghiacci e diventano luogo di ritrovo per una moltitudine di uccelli, in particolare per i fenicotteri, quello della Puna o Piccolo Parina e quello andino.
Rientro a El Peñon. Pensione completa. Pernottamento.
Pernottamento a El Peñon. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pensione completa. Altezza: 3’400 msm.
Giorno 13
Il viaggio riprende in direzione Nord, attraverso un valico tra aride alture e impressionanti distese di lava che formano muraglioni alti fino a 10 metri, frutto dell’antica attività sismica dei due vulcani. Poi, improvvisa tra gli orizzonti aspri, la piccola oasi di Antofagasta de la Sierra con i suoi campi di alfa-alfa, le basse case in adobe ed il piccolo museo che conserva una delle tre mummie inca ritrovate nella zona: un bambino. All’ombra di tamarindi e pioppi il piccolo villaggio, unico nella regione, vive ancora oggi di quel minimo di agricoltura e pastorizia che un tempo ne avevano fatto tappa obbligatoria per i mandriani che attraversavano la Puna per raggiungere le ricche miniere cilene. Lasciato il piccolo insediamento si prosegue verso il vulcano Antofalla, 6100 mt, e la minuscola oasi di Antofallitatra terre rosse e specchi d’acqua cristallina, giganteschi Salar e picchi vertiginosi. Buffo ed enigmatico il Cono Arita(sacro per la popolazione locale) che si erge, con la sua piramide scura, a sovrastare il Salar de Arizaro, immensa distesa salina tra le più grandi al mondo. Arrivo in serata all’insediamento di Tolar Grande. Pensione completa. Notte in rifugio.
Pernottamento a Tolar Grande. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pensione completa. Altezza: 3’500 msm.
Giorno 14
Tolar Grande:
Opzione A:Tolar Grande – Caipe – Salar de Río Grande – Mina Casualidad (Mina Julia) – Tolar Grande
Opzione B:Tolar Grande – Ojos del Mar – Hidden Dune – Tolar Grande – Caipe – Sunset in Tolar Grande
Pernottamento a Tolar Grande.Camera doppia standard con colazione inclusa. Pensione completa. Altezza: 3’500 msm.
Giorno 15
Riprende il viaggio verso Nord sulla pista che porta a Susques e le sorprese lungo il tragitto non mancheranno! Dopo pochi chilometri una prima sosta si impone. La crosta salina improvvisamente sprofonda rovinosamente nelle acque incredibilmente limpide di un piccolo specchio d’acqua, sono gli Ojo del Mar, ma non è solo uno spettacolo per gli occhi. Questi minuscoli laghi d’acqua salata rappresentano un ecosistema unico che ospita le stromatoliti, forme batteriche di cui abbiamo testimonianze fossili risalenti a 3,4 miliardi di anni fa e che viene considerata la prima forma di vita sulla terra! Si prosegue verso il Deserto Labirinto, suggestivo susseguirsi di mammelloni e alture argillose dal colore di un intenso rosso e morbidamente modellate dal vento e dall’acqua. Si raggiunge Susques, piccolo centro abitato nato come i precedenti grazie ai traffici minerari. Vale una visita la piccola e commovente chiesetta dal tetto in paglia (se aperta!). Rientro a Salta.
Pernottamento a Salta.Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi. Altezza: 3’500 msm.
Giorno 16
Trasferimento in aeroporto e volo domestico di rientro a Buenos Aires. Arrivo a Buenos Aires e trasferimento in hotel.
Pernottamento a Buenos Aires. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi.
Giorno 17
Giornata libera a Buenos Aires.
Pernottamento a Buenos Aires. Camera doppia standard con colazione inclusa. Pranzo e cena non inclusi.
Giorno 18
Trasferimento all’aeroporto di Ezeiza per imbarcarvi sul vostro volo internazionale di rientro in Europa. Notte in volo.
Giorno 19
Arrivo a Milano o a Zurigo. Fine del viaggio.
Prezzo su richiesta.
Ciao Tim,
come a tuo desiderio, ti diamo qualche indicazione ed impressione del nostro viaggio in Argentina, durato dal 25 agosto (partenza da Milano) all’8 (anzi al 9) settembre 2017. Il volo di andata è andato bene. Al ritorno abbiamo subito i ritardi e gli annullamenti dovuti allo sciopero del giorno prima della nostra prevista partenza messo in atto dal personale che si occupa delle valigie. Siamo dunque potuti partire il giorno seguente e abbiamo avuto così la possibilità di visitare San Paolo grazie a un tour city ben organizzato evidentemente all’ultimo da Tim, fermandoci a dormire in questa città, in un hotel vicino all’aeroporto.
Quando siamo arrivati a Buenos Aires siamo stati accompagnati da una guida parlante italiano per una mezza giornata di visita della città. E’ stato molto utile, così che nella parte finale del viaggio – quando siamo rimasti a Buenos Aires per altri tre giorni – sapevamo già come muoverci e cosa approfondire.
Il giorno dopo l’arrivo a Buenos Aires con un volo interno siamo arrivati a Salta e quel giorno siamo stati accompagnati da un’altra guida parlante italiano (Cecilia), che ci ha fatto visitare la città ed accompagnati durante la visita al bellissimo Museo dell’Alta Montagna (imperdibile ed emozionante).
A Salta abbiamo conosciuto la guida che poi ci avrebbe accompagnato per tutto il resto del tour fino a rientrare dopo ca. una settimana sempre a Salta, per poi ancora tornare a Buenos Aires. Ma andiamo con ordine.
Da Salta, con la nostra guida David (ex camionista che nel 2001, a causa della grave crisi economica che aveva colpito Argentina, aveva perso il lavoro e che con grande spirito di iniziativa si è riciclato facendo la guida in quei posti in cui precedentemente si occupava di trasporti con il suo camion) siamo partiti per la Quebrada di Humahuaca, lasciando la Finca Valentina, piccola struttura bellissima dove la sera abbiamo cenato e gustato un coniglio buonissimo. David ha subito dimostrato di sapere moltissime cose e il fatto che anche lui parlasse italiano ci ha molto facilitato nelle domande e risposte. La sua guida è sempre stata prudente ed attenta, lasciandoci il tempo necessario per goderci tutti quei paesaggi unici e che continuamente cambiavano. Da Salta siamo arrivati a Iruya, passando dalla Quebrada Humauaca; siamo giunti sul posto verso sera e l’ultimo raggio di sole ha illuminato la bella chiesetta gialla. Il paese è molto carino, in salita, con ciottolato e un cimitero – ma non triste – dietro l’hotel, fatto come tutti gli altri cimiteri della zona, con l’oratorio in mezzo e tombe sparse, anche su più piani, con tanti fiori finti colorati.
Il giorno seguente siamo ripartiti rifacendo in senso inverso la Quebrata di Humahuaca, ma fermandoci nei vari paesini tipici (anche se forse un po’ troppo turistici, ma patrimonio mondiale dell’UNESCO). Durante il percorso ci siamo soffermati anche a visitare Tilcara e Uquia (con una chiesetta carina e gelida, grazie ai materiali usati), andando a mangiare da Olga, pranzo casalingo squisito con prodotti del suo giardino. Abbiamo anche comperato da lei bella coperta di lana di lama. Tra i vari punti di interesse abbiamo anche visto il Cerro dei 7 colori, con vicino un altro caratteristico cimitero. Abbiamo pernottato a Purmamarca, paesino carino, anche se anch’esso con le bancarelle un po’ troppo turistiche. La struttura era molto bella e tranquilla, a ca. 20 minuti a piedi dal centro. La mattina seguente abbiamo fatto una bellissima passeggiata alle 09.00 di ca. 45 min., vedendo colori bellissimi; non c’era nessuno, dato che la gente – inspiegabilmente o forse tipicamente ???? – arrivava più tardi, quando fa caldo ed i colori sono meno belli.
Da Pumamarca è iniziato il vero viaggio, nella direzione di Tolar Grande, passando da paesaggi unici, come Salinas Grandes, San Antonio de los Cobres (dove abbiamo pranzato), il deserto dei cristalli e il deserto rosso che visto al tramonto esaltava i suoi incredibili colori. L’altezza cominciava a farsi sentire, ma bastava mangiare leggero ed evitare sforzi, bere in abbondanza e tutto andava ed è andato bene! Arrivati a Tolar grande abbiamo dormito per la prima volta sopra i 3000 m e di notte la sensazione diversa si è sentita (battito cardiaco un po’ più accelerato, ma nulla di trascendentale); ancora una volta è bastato non stramangiare, evitare l’alcol e non fare sforzi e bere tanta tanta acqua naturale. Il giorno seguente siamo proseguiti verso El Penon, la regione senza dubbio più emozionante con paesaggi mozzafiato. Sull’altopiano della Puna non cerano turisti; neppure gli argentini arrivavano fin li. I grandi pullman si fermano nella Quebrada di Humahuaca. Eravamo solo noi due e David, nel silenzio e la pace delle alture andine. Per lunghi tratti non arrivava la linea telefonica e non c’era alcun wifi (ma David aveva con sé sempre il satellitare e regolarmente notificava all’agenzia con mezzi tecnici dove ci trovavamo). Qui i paesaggi lasciano di stucco, grandi salar e saline, con paesaggi dove ad un certo punto è comparsa anche il mistico vulcano di Llullailaco, dove era stata trovata la tomba dei tre bambini conservati a Salta nel Museo dell’Alta Montagna: un vulcano di quasi 7’000 m, con la neve. Al Penon siamo rimasti due notti; come al Tolar Grande la notte la temperatura scendeva sotto lo 0 termico, ma durante il giorno vi era un’escursione termica enorme, arrivando anche a 30 gradi. Il clima è sempre stato secco. Al Tolar Grande c’erano per la notte delle stufe elettriche, mentre al Penon le camere erano riscaldate da delle stufe a legna che con lunghi tubi davano una certa temperatura, senz’altro sufficiente, per non avere freddo. Tolar Grande e El Penon sono alimentati da un generatore; a El Penon il generatore funzionava solo dalle 17.00 alle 23.00 e con esso anche un lento wi fi. Come detto la zona del Penon è stata senza dubbio quella più bella ed emozionante, con dei paesaggi molto vari, dalla sabbia, alle colate laviche di basalto e di pomice, con laghetti che si dipingevano del colore delle montagne vicine e del cielo, rosso e blu; il nero della contrastava con la la vegetazione di un giallo intenso e le montagne rosse e verdi. Stupendo. Non sono mancati gli animali, compreso alcuni fenicotteri, soprattutto bianchi; e poi c’erano gli asini, i lama, le delicate vegonie.
Alla partenza dal El Penon avevamo capito che il top del tour lo stavamo lasciano alle spalle, anche se certi che avremmo visto altri paesaggi molto belli ma forse meno emozionanti.
Siamo dunque partiti per la direzione di Cafayate, dove finalmente abbiamo potuto bere un buon Malbec, vino corposo e che richiama la terra. A Cafayate l’albergo era molto bello, ma abbiamo cenato fuori (consigliabile), in un ristorante buonissimo, dove abbiamo gustato per la prima volta l’agnello, constatando che non aveva alcun gusto di selvatico.
I vigneti di Cafayate, con alcuni cactus nel loro mezzo, erano variegati e tenuti benissimo, con le cantine attorno, dalle più vecchie a quelle nuove.
Il giorno seguente abbiamo visitato altre due Quebrada, de la Concias e de las Flechas, per poi arrivare in serata a Molinos, paesino molto carino, con una chiesetta caratteristica. L’hotel era molto bello e ci siamo fermati a cenare, anche perché di alternative non ce n’erano.
Il giorno seguente siamo partiti per rientrare a Sata, passando dal bellissimo ed imperdibile paesino di Cachi, con il suo Cabildo e la chiesa, costruzioni caratteristiche dell’Argentina, che peraltro avevamo cominciato a vedere a Salta e abbiamo ritrovato a Buenos Aires. A Cachi abbiamo pranzato e assaporato un capretto divino, squisito, da non perdere: neppure lontanamente si poteva percepire un gusto di selvatico.
Giunti a Salta abbiamo voluto cenare in centro, al ristorante Dona Salta, molto buono, con la favolosa carne argentina. La sera abbiamo un po’ girato, ma l’ambiente non ci ha entusiasmati e pertanto siamo rientrati alla Finca Valentina, dove ancora una volta ci siamo trovati molto bene.
Il giorno dopo abbiamo finalmente riposato un po’ per poi prendere l’aereo nel primo pomeriggio e ritornare a Buenos Aires.
A Buenos Aires siamo rimasti tre giorni; la città è particolare, siccome è fatta di quartieri che sono molto diversi fra loro.
E’ una grande città, ma la nostra impressione è che fossero tante città vista la diversità tra un quartiere e l’altro.
Puerto Madeiro è oggi un quartiere moderno. In quella zona abbiamo mangiato due volte, talmente era buono il manzo e il vino che lo accompagnava (Las casa de las Lilas). Porto Madeiro è un quartiere molto bello, da visitare la sera, con il ponte di Calatrava e tanti baretti. Il giorno dopo abbiamo visitato il centro, con la Casa Rosada, il Cabildo (rifatto) e altro. La Calle Florida un po’ decadente. Nei giorni a seguire abbiamo visitato anche gli altri quartieri, come detto molto diversi fra loro, compreso Palermo vecchia.
Una sera abbiamo visto uno spettacolo di tango all’Esquina de Homero Manzi e un’altra sera abbiamo visto uno spettacolo Jazz di altissima qualità al Torquato Tasso (locale tipico per il jazz e gli spettacoli di musica analoghi, ma in un quartiere che è meglio raggiungere in taxi la sera). Non abbiamo neppure mancato la visita al cimitero monumentale, il Museo di Evita, il Museo dell’arte sudamericana e altro ancora, come la Boca.
L’ultimo giorno avevamo programmato di visitare un ulteriore museo, ma siamo stati avvisati che il nostro volo di rientro in Italia, passando nuovamente per San Paolo, previsto nel tardo pomeriggio era stato annullato; così abbiamo dovuto recarci subito all’aeroporto per trovare un’alternativa che inizialmente sembra avessimo trovato, per poi gradualmente capire che a San Paolo non avremmo mai preso la coincidenza per Milano e si prospettava dunque la necessità di pernottare a San Paolo. Nulla di male, anzi. A seguito del forzato pernottamento a San Paolo e grazie al fatto che in quei giorni molti brasiliani avevano fatto vacanza, siamo riusciti a spostarci direi agilmente su strade che usualmente sono intasate! Abbiamo così messo a frutto un’intesa visita di 5 ore della città , organizzata all’ultimo minuto da Tim. Siamo stati accompagnati da una guida parlante inglese e spagnolo, competente e gentile, che ci ha fatto visitare in particolare il centro, il quartiere cinese e la grande via dove si alternano palazzi, grattacieli e piccole costruzioni di inizio 1900.
La sera avevamo il volo per Milano e siamo arrivati tempestivamente all’aeroporto per evitare problemi.
Il giorno dopo siamo arrivati a Milano e poi rientrati a casa, con dei ricordi indelebili, soprattutto della Puna.
Tim ci ha sempre seguiti ed in caso di necessità è sempre stato reperibile e disponibile.
Carla e Alberto
Periodo consigliato
Gennaio
1/5
Febbraio
3/5
Marzo
4/5
Aprile
5/5
Maggio
4/5
Giugno
5/5
Luglio
3/5
Agosto
4/5
Settembre
5/5
Ottobre
5/5
Novembre
5/5
Dicembre
2/5
Tipologia
Famiglia
2/5
Viaggio di nozze
5/5
Avventura
5/5
Dettagli
Deserto Bianco, Brasile
Durata viaggio: 10 giorni
Sao Luís de Maranhao
Il Parco Nazionale dei Lençois Maranhenses
Il Delta del Parnaiba
Barra Grande
Jericoacoara
Preá
Fortaleza
Descrizione
Itinerario
Prezzo
Galleria
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Un viaggio in Brasile in 4×4 attraverso il Parco Nazionale dei Lencois Maranhenses caratterizzato da dune di sabbia bianca che sembrano delle lenzuola (Lençois), da lagune di acqua turchese, da spiagge infinite e da villaggi di pescatori. Questi sono gli elementi principali che caratterizzano questo viaggio attraverso il DESERTO BIANCO.
Per la geografia è una scoperta recente, per la geologia è ancora in mistero. Un deserto modellato dall’acqua e dal vento dove si trovano lagune cristalline d’acqua dolce.
Il periodo migliore per un viaggio in questa regione del Nord Est del Brasile va da maggio ai primi di ottobre, in cui è possibile ammirare appieno la bellezza delle lagune piene d’acqua. A giugno, luglio ed agosto le pozze d’acqua sono al loro massimo.
La maggior parte dei trasferimenti avviene in 4×4 su strade sterrate, è quindi richiesto spirito di adattamento.
Giorno 1
Volo di linea. Arrivo in tarda serata all’aeroporto di São Luís. Trasferimento in una caratteristica posada posta in un edificio storico dell’antico agglomerato cittadino. Pernottamento in Hotel.
Giorno 2
Francese di nascita, lusitana d’aspetto ed africana nel profondo delle tradizioni, São Luís è oggi una delle città di maggior fascino del Brasile. Fondata nel ‘600 e dedicata a San Luigi, Luigi XIII°, da colonizzatori francesi passò dopo soli tre anni in mano portoghese vanificando il sogno della Francia di porre freno al predominio coloniale portoghese. I nuovi padroni introdussero nella regione le colture dello zucchero e del cotone, avvalendosi della forza lavoro “offerta” da indios ed africani uniti nella triste sorte dei lavori forzati. São Luís divenne velocemente uno tra i più importanti porti e centro di scambio merci con l’Europa ed il colle, su cui i francesi avevano posto la loro fortezza, si andò velocemente coprendo d’abitazioni e palazzi dalle facciate lucide e colorate d’azulejos. Con lo spostarsi degli interessi commerciali e la caduta dei mercati di zucchero e cotone nell’800 São Luís venne via via dimenticata ed i suoi bei palazzi man mano abbandonati. La recente industrializzazione, la costruzione di un gigantesco porto per l’esportazione dei minerali provenienti dall’Amazzonia e le cure architettoniche del “projeto reviver” che dagli anni ottanta si dedica al recupero del centro storico hanno dato nuova vita alla città che oggi vanta oltre 3000 edifici tutelati dall’UNESCO ed il più grande patrimonio artistico coloniale del Brasile. Visita della città in mattinata e pomeriggio libero per gironzolare tra viuzze e lungo mare assaporando l’atmosfera maranhense.
Giorno 3
Comincia il viaggio nella regione dei Lençois. Destinazione Barreirinhas, villaggio sulle rive del fiume Rio Preguiça, centro noto per la lavorazione artigianale delle palme e per esser la porta d’accesso al Parco Nazionale dei Lençóis Maranhenses, da raggiungere in fuoristrada. Il parco costituito nel 1981 protegge 155.000 ettari di un ecosistema unico al mondo. Gli elementi caratteristici sono quelli del deserto: dune e scarsa vegetazione, e così vien spesso chiamato da queste parti, ma la realtà è una zona è ricca di fiumi e la vera caratteristica sono le migliaia di lagune d’acqua dolce che la stagione delle piogge forma, al suo passaggio, tra le dune di sabbia bianchissima. Il parco e le sue dune si affacciano sull’Atlantico per 70 chilometri di spiagge deserte frequentate da tartarughe ed uccelli marini. Spicca per il vivace rosso scarlatto l’ibis che viene a nidificare lungo il litorale. Le dune si allungano per chilometri nell’entroterra e, lungo la costa, vanno ben oltre i limiti del parco. Spettacolare la vista che si può godere dall’alto, quando l’aeroporto è in funzione, concedendosi un volo su un piccolo aereo privato (non compreso). Pernottamento in posadas a Barreirinhas.
Giorno 4 & 5
Al mattino partenza in barca a motore lungo i canali del Rio Preguiças tra fitta vegetazione, intrighi di mangrovie e palme svettanti. Man mano che ci si avvicina alla costa la vegetazione lascia spazio alla sabbia diradandosi fino a formare poche chiazze verdi tra le sabbie bianche. E’ il paesaggio dei “piccoli Lençois”! All’orizzonte svetta l’alto faro di Mandacaru che domina il piccolo villaggio di pescatori. Spettacolare la vista che si può godere dall’alto arrampicandosi sul faro: il villaggio, i lençois ed il blu dell’Oceano. Sull’altra sponda del fiume il villaggio Atins, a pochi passi dall’oceano, da cui partire in 4×4 per un tuffo ristoratore nella grande Lagoa Verde all’interno del parco. La spettacolarità dei Lençois non è l’unica bellezza naturale che caratterizza questa regione. I fiumi che la attraversano e la rete di canali creato dal delta del Rio Parnaiba, tra i più grandi del Sud America, offrono ospitalità ad una miriade di animali. Per raggiungere Tutoia si attraversano splendidi paesaggi di lagune e dune nei quali sorgono piccole cittadine. L’esplorazione del Delta del Parnaiba, ricco di lagune, isole ed isolette, ci porta all’Ilha das Canarias. Notti in posadas.
Giorno 6 & 7
La cittadina di Parnaiba, nella regione un tempo popolata dagli indios Tremembés, ha conosciuto un forte sviluppo portuale nella seconda metà del ‘700 quando le navi di proprietà di un armatore portoghese commerciavano con gli altri stati spingendosi fino alle coste dell’antico continente. La città, ora tagliata fuori dalle grandi rotte commerciali, mantiene il suo fascino grazie alle belle costruzioni di epoca coloniale dalle facciate colorate. Lasciata la sonnolenta cittadina si intraprende una lunga cavalcata tra dune ed oceano lungo spiagge deserte e sterminate fino a Barra Grande. Oceano piatto e poco profondo, vento tutto l’anno, due grandi lagune e tutto lo spazio che serve: sono gli ingredienti che ne fanno il regno degli appassionati di kite surf, che si danno qui appuntamento dipingendo l’azzurro del cielo col le loro “vele” multicolori. L’atmosfera è perfetta, di eterna e spensierata vacanza, lontani da tutto e coccolati dal sublime paesaggio. Il 7° giorno si segue la linea della costa viaggiando tra dune e sabbia fino a raggiungere Preá, originale villaggio di pescatori. Sistemazione in posada di charme sulla spiaggia8
Giorno 8
Giornata libera in questo remoto e tranquillo villaggio di pescatori per godersi un po’ di relax prima del rientro. Per chi desidera un pizzico di mondanità l’hotel organizza un transfer su Jericoacoara, che dista una mezz’ora. Preá e “Jeri”, come viene comunemente chiamata, godono di una posizione incantevole: lunghe spiagge spalleggiate da dune dove passeggiare, godersi un bagno ed un indimenticabile tramonto! Jeri è ormai una meta turistica, anche se le difficoltà di approvvigionamento idrico, il difficile accesso e l’assenza di corrente elettrica a lungo reclamata dagli abitanti hanno preservato il piccolo abitato dall’invasione dei grandi gruppi alberghieri. Notte in posada di charme sulla spiaggia.
Giorno 9
Partenza il mattino per l’aeroporto di Fortaleza (durata: 4 ore e 30 minuti). Imbarco nel pomeriggio sul volo intercontinentale di rientro in Europa9
Giorno 10
Arrivo in Italia. Fine del viaggio.
Prezzo su richiesta.
Un viaggio in Brasile comporta una scelta, vista l’ampiezza del territorio. Noi abbiamo scelto l’opzione natura concentrandoci su paesaggi, vegetazione e animali in due regioni del Paese: il Maranhào e il Mato Grosso.
L’estensione territoriale, la biodiversità, le ricche coltivazioni e l’esubero di acqua sono sorprendenti. Abbiamo visto molti animali tra cui il giaguaro, l’anaconda gialla, il formichiere, il tapiro e molti molti uccelli con dei piumaggi coloratissimi e bellissimi.
Le Lençois Maranhenses sono spettacolari e solo una visione aerea riesce a mostrarne la grandezza: fare il bagno poi in una laguna di acqua fresca e cristallina da soli, nel silenzio è un’esperienza unica!
Il Pantanal è difficile da descrivere tanto è bello: ogni giorno scopri animali e piante nuovi: pescare i pirania, vedere il giaguaro che trasporta un caimano e l’acquila che afferra un pesce sulla superficie dell’acqua sono scene che rimarranno impresse nella mente per lungo tempo e che ricorderai sempre con grande piacere.
Inoltre la cucina è ottima: abbiamo mangiato carne e pesce deliziosi accompagnati da squisiti contorni!
Grazie mille Tim per averci organizzato un’altro viaggio indimenticabile!
Franca, Luca & Matteo
Periodo consigliato
Gennaio
0/5
Febbraio
0/5
Marzo
0/5
Aprile
0/5
Maggio
0/5
Giugno
4/5
Luglio
5/5
Agosto
5/5
Settembre
5/5
Ottobre
2/5
Novembre
0/5
Dicembre
0/5
Tipologia
Famiglia
5/5
Viaggio di nozze
5/5
Avventura
5/5
Dettagli
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Viaje a Brasil
Nuestro viaje a Brasil ha sido estupendo! Queremos repetir con cualquier otro viaje preparado por ti! Rodrigo e Rose
Vacanza in Guatemala e Honduras
Antigua de Guatemala: città pittoresca e interessante con monumenti impressionanti. Il tour in Guatemala e Honduras e stato molto interessante dal punto di vista archeologico, storica e umano. Abbiamo avuto la possibilità, fosse perché parliamo lo spagnolo, di entrare in contatto con una realtà che ci ha impressionato. La popolazione maya e accogliente e molto degna nella sua povertà. Ti stupiscono con i loro manufatti, dove con materiali poveri creano oggetti belli e tipici. Da non perdere in assoluto Lago Atitlan così come il giro sul Rio Dulce. Le piramidi Maya di Tikal e Copán sono uniche ed imperdibili. A presto! Luisa e Liliana
Viaggio nel Nord Argentina
La Puna Argentina Desideravamo partire per un viaggio nel Nord Argentina e quasi per caso, parlandone sul posto di lavoro, siamo venuti a conoscenza dell’agenzia di viaggio di Tim. Dopo esserci incontrati per conoscerci e per farci consigliare, Tim ha elaborato una prima bozza di viaggio. Già la bozza ci ha entusiasmato e dopo esserci presi un po’ di tempo per pensarci, abbiamo accettato la sua proposta. Così nel mese di luglio 2015 siamo partiti per 16 giorni in Argentina, più precisamente a Salta situata nella regione nord ovest dell’Argentina. Per noi questo è stato il primo viaggio itinerante e all’avventura. Proprio per la particolarità del viaggio in un paese così vasto e lontano, prima di partire eravamo tanto entusiasti quanto titubanti in quanto non sapevamo cosa aspettarci. Inizialmente abbiamo trascorso un paio di giorni a Buenos Aires dove siamo stati accolti da Mariela, la guida con la quale abbiamo passato un’interessante mezza giornata di visita nei diversi quartieri della città e che ci ha dato utili consigli per il nostro tempo libero a Buenos Aires. Con un volo interno ci siamo recati a Salta e da lì è iniziato il nostro viaggio di 10 giorni nel Nord Ovest dell’Argentina. I luoghi che abbiamo visitato ci hanno davvero colpito: la vastità dei territori, le conformazioni rocciose particolari, i villaggi andini, i contrasti dei colori della natura, gli animali, i salar, ecc.. Nonostante sulla cartina gli spostamenti giornalieri sulla jeep sembrino lunghi, in realtà scorrono veloci attraverso paesaggi unici! Durante i tragitti
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La Puna Argentina
Desideravamo partire per un viaggio nel Nord Argentina e quasi per caso, parlandone sul posto di lavoro, siamo venuti a conoscenza dell’agenzia di viaggio di Tim.
Dopo esserci incontrati per conoscerci e per farci consigliare, Tim ha elaborato una prima bozza di viaggio. Già la bozza ci ha entusiasmato e dopo esserci presi un po’ di tempo per pensarci, abbiamo accettato la sua proposta.
Così nel mese di luglio 2015 siamo partiti per 16 giorni in Argentina, più precisamente a Salta situata nella regione nord ovest dell’Argentina.
Per noi questo è stato il primo viaggio itinerante e all’avventura. Proprio per la particolarità del viaggio in un paese così vasto e lontano, prima di partire eravamo tanto entusiasti quanto titubanti in quanto non sapevamo cosa aspettarci.
Inizialmente abbiamo trascorso un paio di giorni a Buenos Aires dove siamo stati accolti da Mariela, la guida con la quale abbiamo passato un’interessante mezza giornata di visita nei diversi quartieri della città e che ci ha dato utili consigli per il nostro tempo libero a Buenos Aires.
Con un volo interno ci siamo recati a Salta e da lì è iniziato il nostro viaggio di 10 giorni nel Nord Ovest dell’Argentina.
I luoghi che abbiamo visitato ci hanno davvero colpito: la vastità dei territori, le conformazioni rocciose particolari, i villaggi andini, i contrasti dei colori della natura, gli animali, i salar, ecc..
Nonostante sulla cartina gli spostamenti giornalieri sulla jeep sembrino lunghi, in realtà scorrono veloci attraverso paesaggi unici! Durante i tragitti da un luogo all’altro, su e giù dai passi o attraverso le vallate, la natura e i panorami cambiano costantemente e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e dove fare una sosta per scattare una delle innumerevoli fotografie.
A nostro avviso i punti più affascinanti del viaggio sono stati: Quebrada de las Flechas, Campo di pietra pomice e dune di sabbia, Laguna di Carachi Pampa, Quebrada de Calalaste, Vega Colorada, cono di Arita, deserto del labirinto, Salinas Grandes, trekking da Iruya a San Isidro.
Grazie a Luis, la nostra guida che ci ha accompagnato per 10 giorni in quota nella Puna, e alla sua simpatia il tempo trascorso sulla jeep è sempre stato piacevole. Inoltre ha sempre condotto il veicolo 4×4 su cui viaggiavamo con sicurezza anche sulle piste più sconnesse e sassose. Va altresì detto che il 4×4 era dotato di tutta l’attrezzatura per affrontare ogni evenienza: doppia ruota di scorta, taniche di diesel, piastre anti insabbiamento, GPS per eventuale richiesta di soccorso, acqua potabile, cibo, ecc. … nonostante tutto a Tolar Grande il freddo durante la notte ha preso il sopravvento e alle 8 di mattina oltre ai vetri anche il diesel era ghiacciato (-13 °C). Grazie al sole che ha riscaldato il cofano aperto e all’acqua bollente della thermos versata sul motore alle 9 dopo la colazione siamo potuti partire.
Dato che Tim ha già visitato praticamente tutte le zone dove siamo stati, l’organizzazione è stata particolarmente accurata in ogni dettaglio: trasferte, pernottamenti, orari, consigli prima e durante il viaggio, … Anche gli operatori turistici del posto a cui Tim fa capo sono molto professionali. Sia Mariela che Luis (sulla trentina come noi) parlano perfettamente italiano, e sono molto simpatici e preparati sotto tutti i punti di vista: cultura, tradizioni, geologia, cucina, storia ecc.
Per concludere: ringraziamo Tim per averci consigliato nelle scelte e per averci proposto questo viaggio indimenticabile che siamo molto contenti di aver intrapreso. Potendolo rifare aggiungeremmo qualche giorno in più a El Peñon e a Tolar Grande dove abbiamo potuto vedere luoghi strabilianti ed unici nel loro genere!
Consigliamo questo viaggio a tutti coloro che desiderano visitare una natura stupefacente lontana dalla civiltà e dal turismo di massa ma che comunque abbiano il giusto spirito per un’avventura in quota.
A presto!
Claudia e Paolo
Vedi articolo viaggio nel Nord Argentina
Desideravamo partire per un viaggio nel Nord Argentina e quasi per caso, parlandone sul posto di lavoro, siamo venuti a conoscenza dell’agenzia di viaggio di Tim.
Dopo esserci incontrati per conoscerci e per farci consigliare, Tim ha elaborato una prima bozza di viaggio. Già la bozza ci ha entusiasmato e dopo esserci presi un po’ di tempo per pensarci, abbiamo accettato la sua proposta.
Così nel mese di luglio 2015 siamo partiti per 16 giorni in Argentina, più precisamente a Salta situata nella regione nord ovest dell’Argentina.
Per noi questo è stato il primo viaggio itinerante e all’avventura. Proprio per la particolarità del viaggio in un paese così vasto e lontano, prima di partire eravamo tanto entusiasti quanto titubanti in quanto non sapevamo cosa aspettarci.
Inizialmente abbiamo trascorso un paio di giorni a Buenos Aires dove siamo stati accolti da Mariela, la guida con la quale abbiamo passato un’interessante mezza giornata di visita nei diversi quartieri della città e che ci ha dato utili consigli per il nostro tempo libero a Buenos Aires.
Con un volo interno ci siamo recati a Salta e da lì è iniziato il nostro viaggio di 10 giorni nel Nord Ovest dell’Argentina.
I luoghi che abbiamo visitato ci hanno davvero colpito: la vastità dei territori, le conformazioni rocciose particolari, i villaggi andini, i contrasti dei colori della natura, gli animali, i salar, ecc..
Nonostante sulla cartina gli spostamenti giornalieri sulla jeep sembrino lunghi, in realtà scorrono veloci attraverso paesaggi unici! Durante i tragitti da un luogo all’altro, su e giù dai passi o attraverso le vallate, la natura e i panorami cambiano costantemente e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e dove fare una sosta per scattare una delle innumerevoli fotografie.
A nostro avviso i punti più affascinanti del viaggio sono stati: Quebrada de las Flechas, Campo di pietra pomice e dune di sabbia, Laguna di Carachi Pampa, Quebrada de Calalaste, Vega Colorada, cono di Arita, deserto del labirinto, Salinas Grandes, trekking da Iruya a San Isidro.
Grazie a Luis, la nostra guida che ci ha accompagnato per 10 giorni in quota nella Puna, e alla sua simpatia il tempo trascorso sulla jeep è sempre stato piacevole. Inoltre ha sempre condotto il veicolo 4×4 su cui viaggiavamo con sicurezza anche sulle piste più sconnesse e sassose. Va altresì detto che il 4×4 era dotato di tutta l’attrezzatura per affrontare ogni evenienza: doppia ruota di scorta, taniche di diesel, piastre anti insabbiamento, GPS per eventuale richiesta di soccorso, acqua potabile, cibo, ecc. … nonostante tutto a Tolar Grande il freddo durante la notte ha preso il sopravvento e alle 8 di mattina oltre ai vetri anche il diesel era ghiacciato (-13 °C). Grazie al sole che ha riscaldato il cofano aperto e all’acqua bollente della thermos versata sul motore alle 9 dopo la colazione siamo potuti partire.
Dato che Tim ha già visitato praticamente tutte le zone dove siamo stati, l’organizzazione è stata particolarmente accurata in ogni dettaglio: trasferte, pernottamenti, orari, consigli prima e durante il viaggio, … Anche gli operatori turistici del posto a cui Tim fa capo sono molto professionali. Sia Mariela che Luis (sulla trentina come noi) parlano perfettamente italiano, e sono molto simpatici e preparati sotto tutti i punti di vista: cultura, tradizioni, geologia, cucina, storia ecc.
Per concludere: ringraziamo Tim per averci consigliato nelle scelte e per averci proposto questo viaggio indimenticabile che siamo molto contenti di aver intrapreso. Potendolo rifare aggiungeremmo qualche giorno in più a El Peñon e a Tolar Grande dove abbiamo potuto vedere luoghi strabilianti ed unici nel loro genere!
Consigliamo questo viaggio a tutti coloro che desiderano visitare una natura stupefacente lontana dalla civiltà e dal turismo di massa ma che comunque abbiano il giusto spirito per un’avventura in quota.
A presto!
Claudia e Paolo
Vedi articolo viaggio nel Nord Argentina
Brasile
Il viaggio inutile dire è andato benissimo…. soprattutto il trekking alla Chapada Diamantina che ci è piaciuto moltissimo. Bisogna essere assolutamente allenati ( e Noi lo eravamo), MA NE VALE DAVVERO LA PENA. Unico rammarico di avere visto il giaguaro al Pantanal ma non essere riusciti a immortalarlo fotograficamente in quanto era troppo imboscato. Da cartolina anche l’ isola di Boipeba. È lo spirito del viaggio che piace a me, mete insolite ma da vedere e assaporare. Giuliano e Elisabetta
Colombia
Un bellissimo viaggio sulle tracce di Alexander von Humboldt e del suo “viaggio dei viaggi” di inizio ‘800 ed alla scoperta del sempre fascinoso realismo magico di Gabriel Garcia Marquez. Dal parco naturale del Cotopaxi, attraverso i mercati andini sino alle piazze della Quito coloniale per giungere poi nella vivace e ospitale Colombia dai mille colori. La verdeggiante e sempre primaverile zona cafetera e la calda e dirompente Cartagena des Indias per poi risalire il Rio Magdalena sino alla placida Mompox. Non dimenticheremo facilmente la maestosità del cono del Cotopaxi e la varietà dei frutti equatoriali, ma soprattutto la gentilezza e la accoglienza dei colombiani delle zone da noi visitate. Grazie mille Tim! Carla e Giovanni
Cile e Bolivia
Possiamo davvero complimentarci con Tim per l’ottima organizzazione del nostro viaggio! Tutto si è svolto nel migliore dei modi e con piena soddisfazione delle nostre aspettative. Le guide e gli autisti che ci hanno accompagnato sono stati tutti validi, molto puntuali ed attenti alle nostre esigenze (una menzione all’abilità dell’autista nel Salar de Uyuni e alla preparazione della guida di La Paz/Copacabana). Abbiamo visitato luoghi di sorprendente bellezza e unicità: non dimenticheremo mai l’emozione di scorgere tra i vulcani le lagune, silenziose e punteggiate dai fenicotteri, di camminare tra i Geyser del Tatio prima del sorgere del sole, di ammirare la vastità del Salar dalle pendici del vulcano Thunupa …. E ancora: gli allegri pic-nic in Bolivia, i cieli notturni incredibilmente stellati, l’euforica sensazione di essere su un altro pianeta! Vorremmo segnalare il fascino e l’ottimo trattamento del hotel di Sucre nonché la bellezza e suggestione dell’hotel di Copacabana (dove ci era stata assegnata la suite: fantastica!!). Un viaggio denso ed appassionante che la serietà e professionalità di Tim ha certamente reso unico e indimenticabile. Ivana e Gianpietro