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Patagonia & Brasile
Tra le tante cose belle relative al matrimonio ed alla sua preparazione, la migliore é sicuramente il pensare ed il programmare il tanto atteso e soprattutto meritato Viaggio di Nozze! Premetto che normalmente organizziamo per conto nostro quasi ogni vacanza, dalla prenotazione dei voli, all’itinerario, dcc…; non ci piace particolarmente affidarci alle agenzie turistiche di massa. Ci sentiamo viaggiatori, decisamente più che turisti. Veniamo quindi all’ idea per il nostro viaggio: Argentina, ed in particolare la Patagonia, e poi a seguire un po’ di caldo e relax in Brasile. Ora, per quanto ci piaccia il “fai da te”, dopo aver realizzato quante immense siano davvero queste due nazioni, abbiamo ammesso i nostri limiti e pensato che fosse più appropriato appoggiarci a qualcuno. Mai e poi mai, avremmo sperato di trovare tanta professionalità e disponibilità addirittura a due passi dal mio ufficio, nella figura di Tim, titolare della Tim Travel Tours. E’ stato infatti per pura casualità, tramite motore di ricerca, che ci siamo imbattuti in questo Private Travel Designer, e capito immediatamente che avrebbe fatto al caso nostro! Un primo incontro di persona, già decisamente positivo, per definire a grandi linee la bozza del viaggio; a seguire altri incontri, scambi di email e telefonate, fino a giungere al programma definitivo, perfetto per noi, su misura. Tutto svolto con la massima cura, puntualità e professionalità. E così, ci troviamo al giorno della partenza già certi che il nostro viaggio sarebbe stato un successo. E così, é stato: gli operatori locali con
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Tra le tante cose belle relative al matrimonio ed alla sua preparazione, la migliore é sicuramente il pensare ed il programmare il tanto atteso e soprattutto meritato Viaggio di Nozze! Premetto che normalmente organizziamo per conto nostro quasi ogni vacanza, dalla prenotazione dei voli, all’itinerario, dcc…; non ci piace particolarmente affidarci alle agenzie turistiche di massa. Ci sentiamo viaggiatori, decisamente più che turisti. Veniamo quindi all’ idea per il nostro viaggio: Argentina, ed in particolare la Patagonia, e poi a seguire un po’ di caldo e relax in Brasile. Ora, per quanto ci piaccia il “fai da te”, dopo aver realizzato quante immense siano davvero queste due nazioni, abbiamo ammesso i nostri limiti e pensato che fosse più appropriato appoggiarci a qualcuno. Mai e poi mai, avremmo sperato di trovare tanta professionalità e disponibilità addirittura a due passi dal mio ufficio, nella figura di Tim, titolare della Tim Travel Tours.
E’ stato infatti per pura casualità, tramite motore di ricerca, che ci siamo imbattuti in questo Private Travel Designer, e capito immediatamente che avrebbe fatto al caso nostro! Un primo incontro di persona, già decisamente positivo, per definire a grandi linee la bozza del viaggio; a seguire altri incontri, scambi di email e telefonate, fino a giungere al programma definitivo, perfetto per noi, su misura. Tutto svolto con la massima cura, puntualità e professionalità. E così, ci troviamo al giorno della partenza già certi che il nostro viaggio sarebbe stato un successo. E così, é stato: gli operatori locali con cui Tim ha collaborato, sia in Argentina come in Brasile, sono stati fantastici; anch’essi sempre puntuali, disponibili, gentili e preparati. In questo modo abbiamo potuto approfittare pienamente di ogni minuto del nostro viaggio, nulla era lasciato al caso, nessun tempo morto, nulla che sia andato storto. I contrasti di Buenos Aires, i suoi quartieri, il tango… una città enorme, che solo a vederla dall’aereo ti fa sentire piccolo piccolo, ma allo stesso tempo anche a misura d’uomo…. e poi, osservare le balene, con i propri piccoli, dal finestrino dello Yellow Submarine, a Puerto Pyramides… un’esperienza indescrivibile… e vedere gli elefanti marini a distanza di pochi metri…e subito dopo cavalcare nella steppa… tutto ciò aPunta Delgada… una location tanto bella da togliere il fiato… Da qui si continua…verso l’immensità dei ghiacciai… primo su tutti il mitico Perito Moreno, non da meno Upsala e Spegazzini, osservati durante una fantastica navigazione in mezzo agli iceberg… E poi…sempre più giù, fino alla cosiddetta “Fine del Mondo”, Usuhaia… dove credo che abbiamo raggiunto il massimo dell’adrenalina navigando in canoa all’interno del parco nazionale! In Brasile abbiamo invece assaporato un po’ dell’autentica “vida Carioca” in quel diRio de Janeiro, città spettacolare, viva, giovane, dai tanti colori e dalla gente festosa, e ci siamo poi infine rilassati sulle spiagge e nella natura incontaminata di Ilha Grande! In conclusione… siamo rientrati in Ticino carichi di tantissime emozioni diverse, che non dimenticheremo mai… abbiamo incontrato gente bellissima, e ci siamo ripromessi che, un giorno o l’altro, dovremo tornare in Sud America, perché ci ha lasciato davvero tanto! GRAZIE Tim, per l’organizzazione, per il supporto, la gentilezza e la professionalità… GRAZIE per averci regalato un viaggio di nozze semplicemente perfetto! Da parte nostra non possiamo che consigliare TTT a chiunque volesse intraprendere un viaggio non convenzionale, fuori dagli schemi, su misura!
E’ stato infatti per pura casualità, tramite motore di ricerca, che ci siamo imbattuti in questo Private Travel Designer, e capito immediatamente che avrebbe fatto al caso nostro! Un primo incontro di persona, già decisamente positivo, per definire a grandi linee la bozza del viaggio; a seguire altri incontri, scambi di email e telefonate, fino a giungere al programma definitivo, perfetto per noi, su misura. Tutto svolto con la massima cura, puntualità e professionalità. E così, ci troviamo al giorno della partenza già certi che il nostro viaggio sarebbe stato un successo. E così, é stato: gli operatori locali con cui Tim ha collaborato, sia in Argentina come in Brasile, sono stati fantastici; anch’essi sempre puntuali, disponibili, gentili e preparati. In questo modo abbiamo potuto approfittare pienamente di ogni minuto del nostro viaggio, nulla era lasciato al caso, nessun tempo morto, nulla che sia andato storto. I contrasti di Buenos Aires, i suoi quartieri, il tango… una città enorme, che solo a vederla dall’aereo ti fa sentire piccolo piccolo, ma allo stesso tempo anche a misura d’uomo…. e poi, osservare le balene, con i propri piccoli, dal finestrino dello Yellow Submarine, a Puerto Pyramides… un’esperienza indescrivibile… e vedere gli elefanti marini a distanza di pochi metri…e subito dopo cavalcare nella steppa… tutto ciò aPunta Delgada… una location tanto bella da togliere il fiato… Da qui si continua…verso l’immensità dei ghiacciai… primo su tutti il mitico Perito Moreno, non da meno Upsala e Spegazzini, osservati durante una fantastica navigazione in mezzo agli iceberg… E poi…sempre più giù, fino alla cosiddetta “Fine del Mondo”, Usuhaia… dove credo che abbiamo raggiunto il massimo dell’adrenalina navigando in canoa all’interno del parco nazionale! In Brasile abbiamo invece assaporato un po’ dell’autentica “vida Carioca” in quel diRio de Janeiro, città spettacolare, viva, giovane, dai tanti colori e dalla gente festosa, e ci siamo poi infine rilassati sulle spiagge e nella natura incontaminata di Ilha Grande! In conclusione… siamo rientrati in Ticino carichi di tantissime emozioni diverse, che non dimenticheremo mai… abbiamo incontrato gente bellissima, e ci siamo ripromessi che, un giorno o l’altro, dovremo tornare in Sud America, perché ci ha lasciato davvero tanto! GRAZIE Tim, per l’organizzazione, per il supporto, la gentilezza e la professionalità… GRAZIE per averci regalato un viaggio di nozze semplicemente perfetto! Da parte nostra non possiamo che consigliare TTT a chiunque volesse intraprendere un viaggio non convenzionale, fuori dagli schemi, su misura!
Viaggio nel Nord Argentina
La Puna Argentina Desideravamo partire per un viaggio nel Nord Argentina e quasi per caso, parlandone sul posto di lavoro, siamo venuti a conoscenza dell’agenzia di viaggio di Tim. Dopo esserci incontrati per conoscerci e per farci consigliare, Tim ha elaborato una prima bozza di viaggio. Già la bozza ci ha entusiasmato e dopo esserci presi un po’ di tempo per pensarci, abbiamo accettato la sua proposta. Così nel mese di luglio 2015 siamo partiti per 16 giorni in Argentina, più precisamente a Salta situata nella regione nord ovest dell’Argentina. Per noi questo è stato il primo viaggio itinerante e all’avventura. Proprio per la particolarità del viaggio in un paese così vasto e lontano, prima di partire eravamo tanto entusiasti quanto titubanti in quanto non sapevamo cosa aspettarci. Inizialmente abbiamo trascorso un paio di giorni a Buenos Aires dove siamo stati accolti da Mariela, la guida con la quale abbiamo passato un’interessante mezza giornata di visita nei diversi quartieri della città e che ci ha dato utili consigli per il nostro tempo libero a Buenos Aires. Con un volo interno ci siamo recati a Salta e da lì è iniziato il nostro viaggio di 10 giorni nel Nord Ovest dell’Argentina. I luoghi che abbiamo visitato ci hanno davvero colpito: la vastità dei territori, le conformazioni rocciose particolari, i villaggi andini, i contrasti dei colori della natura, gli animali, i salar, ecc.. Nonostante sulla cartina gli spostamenti giornalieri sulla jeep sembrino lunghi, in realtà scorrono veloci attraverso paesaggi unici! Durante i tragitti
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La Puna Argentina
Desideravamo partire per un viaggio nel Nord Argentina e quasi per caso, parlandone sul posto di lavoro, siamo venuti a conoscenza dell’agenzia di viaggio di Tim.
Dopo esserci incontrati per conoscerci e per farci consigliare, Tim ha elaborato una prima bozza di viaggio. Già la bozza ci ha entusiasmato e dopo esserci presi un po’ di tempo per pensarci, abbiamo accettato la sua proposta.
Così nel mese di luglio 2015 siamo partiti per 16 giorni in Argentina, più precisamente a Salta situata nella regione nord ovest dell’Argentina.
Per noi questo è stato il primo viaggio itinerante e all’avventura. Proprio per la particolarità del viaggio in un paese così vasto e lontano, prima di partire eravamo tanto entusiasti quanto titubanti in quanto non sapevamo cosa aspettarci.
Inizialmente abbiamo trascorso un paio di giorni a Buenos Aires dove siamo stati accolti da Mariela, la guida con la quale abbiamo passato un’interessante mezza giornata di visita nei diversi quartieri della città e che ci ha dato utili consigli per il nostro tempo libero a Buenos Aires.
Con un volo interno ci siamo recati a Salta e da lì è iniziato il nostro viaggio di 10 giorni nel Nord Ovest dell’Argentina.
I luoghi che abbiamo visitato ci hanno davvero colpito: la vastità dei territori, le conformazioni rocciose particolari, i villaggi andini, i contrasti dei colori della natura, gli animali, i salar, ecc..
Nonostante sulla cartina gli spostamenti giornalieri sulla jeep sembrino lunghi, in realtà scorrono veloci attraverso paesaggi unici! Durante i tragitti da un luogo all’altro, su e giù dai passi o attraverso le vallate, la natura e i panorami cambiano costantemente e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e dove fare una sosta per scattare una delle innumerevoli fotografie.
A nostro avviso i punti più affascinanti del viaggio sono stati: Quebrada de las Flechas, Campo di pietra pomice e dune di sabbia, Laguna di Carachi Pampa, Quebrada de Calalaste, Vega Colorada, cono di Arita, deserto del labirinto, Salinas Grandes, trekking da Iruya a San Isidro.
Grazie a Luis, la nostra guida che ci ha accompagnato per 10 giorni in quota nella Puna, e alla sua simpatia il tempo trascorso sulla jeep è sempre stato piacevole. Inoltre ha sempre condotto il veicolo 4×4 su cui viaggiavamo con sicurezza anche sulle piste più sconnesse e sassose. Va altresì detto che il 4×4 era dotato di tutta l’attrezzatura per affrontare ogni evenienza: doppia ruota di scorta, taniche di diesel, piastre anti insabbiamento, GPS per eventuale richiesta di soccorso, acqua potabile, cibo, ecc. … nonostante tutto a Tolar Grande il freddo durante la notte ha preso il sopravvento e alle 8 di mattina oltre ai vetri anche il diesel era ghiacciato (-13 °C). Grazie al sole che ha riscaldato il cofano aperto e all’acqua bollente della thermos versata sul motore alle 9 dopo la colazione siamo potuti partire.
Dato che Tim ha già visitato praticamente tutte le zone dove siamo stati, l’organizzazione è stata particolarmente accurata in ogni dettaglio: trasferte, pernottamenti, orari, consigli prima e durante il viaggio, … Anche gli operatori turistici del posto a cui Tim fa capo sono molto professionali. Sia Mariela che Luis (sulla trentina come noi) parlano perfettamente italiano, e sono molto simpatici e preparati sotto tutti i punti di vista: cultura, tradizioni, geologia, cucina, storia ecc.
Per concludere: ringraziamo Tim per averci consigliato nelle scelte e per averci proposto questo viaggio indimenticabile che siamo molto contenti di aver intrapreso. Potendolo rifare aggiungeremmo qualche giorno in più a El Peñon e a Tolar Grande dove abbiamo potuto vedere luoghi strabilianti ed unici nel loro genere!
Consigliamo questo viaggio a tutti coloro che desiderano visitare una natura stupefacente lontana dalla civiltà e dal turismo di massa ma che comunque abbiano il giusto spirito per un’avventura in quota.
A presto!
Claudia e Paolo
Vedi articolo viaggio nel Nord Argentina
Desideravamo partire per un viaggio nel Nord Argentina e quasi per caso, parlandone sul posto di lavoro, siamo venuti a conoscenza dell’agenzia di viaggio di Tim.
Dopo esserci incontrati per conoscerci e per farci consigliare, Tim ha elaborato una prima bozza di viaggio. Già la bozza ci ha entusiasmato e dopo esserci presi un po’ di tempo per pensarci, abbiamo accettato la sua proposta.
Così nel mese di luglio 2015 siamo partiti per 16 giorni in Argentina, più precisamente a Salta situata nella regione nord ovest dell’Argentina.
Per noi questo è stato il primo viaggio itinerante e all’avventura. Proprio per la particolarità del viaggio in un paese così vasto e lontano, prima di partire eravamo tanto entusiasti quanto titubanti in quanto non sapevamo cosa aspettarci.
Inizialmente abbiamo trascorso un paio di giorni a Buenos Aires dove siamo stati accolti da Mariela, la guida con la quale abbiamo passato un’interessante mezza giornata di visita nei diversi quartieri della città e che ci ha dato utili consigli per il nostro tempo libero a Buenos Aires.
Con un volo interno ci siamo recati a Salta e da lì è iniziato il nostro viaggio di 10 giorni nel Nord Ovest dell’Argentina.
I luoghi che abbiamo visitato ci hanno davvero colpito: la vastità dei territori, le conformazioni rocciose particolari, i villaggi andini, i contrasti dei colori della natura, gli animali, i salar, ecc..
Nonostante sulla cartina gli spostamenti giornalieri sulla jeep sembrino lunghi, in realtà scorrono veloci attraverso paesaggi unici! Durante i tragitti da un luogo all’altro, su e giù dai passi o attraverso le vallate, la natura e i panorami cambiano costantemente e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e dove fare una sosta per scattare una delle innumerevoli fotografie.
A nostro avviso i punti più affascinanti del viaggio sono stati: Quebrada de las Flechas, Campo di pietra pomice e dune di sabbia, Laguna di Carachi Pampa, Quebrada de Calalaste, Vega Colorada, cono di Arita, deserto del labirinto, Salinas Grandes, trekking da Iruya a San Isidro.
Grazie a Luis, la nostra guida che ci ha accompagnato per 10 giorni in quota nella Puna, e alla sua simpatia il tempo trascorso sulla jeep è sempre stato piacevole. Inoltre ha sempre condotto il veicolo 4×4 su cui viaggiavamo con sicurezza anche sulle piste più sconnesse e sassose. Va altresì detto che il 4×4 era dotato di tutta l’attrezzatura per affrontare ogni evenienza: doppia ruota di scorta, taniche di diesel, piastre anti insabbiamento, GPS per eventuale richiesta di soccorso, acqua potabile, cibo, ecc. … nonostante tutto a Tolar Grande il freddo durante la notte ha preso il sopravvento e alle 8 di mattina oltre ai vetri anche il diesel era ghiacciato (-13 °C). Grazie al sole che ha riscaldato il cofano aperto e all’acqua bollente della thermos versata sul motore alle 9 dopo la colazione siamo potuti partire.
Dato che Tim ha già visitato praticamente tutte le zone dove siamo stati, l’organizzazione è stata particolarmente accurata in ogni dettaglio: trasferte, pernottamenti, orari, consigli prima e durante il viaggio, … Anche gli operatori turistici del posto a cui Tim fa capo sono molto professionali. Sia Mariela che Luis (sulla trentina come noi) parlano perfettamente italiano, e sono molto simpatici e preparati sotto tutti i punti di vista: cultura, tradizioni, geologia, cucina, storia ecc.
Per concludere: ringraziamo Tim per averci consigliato nelle scelte e per averci proposto questo viaggio indimenticabile che siamo molto contenti di aver intrapreso. Potendolo rifare aggiungeremmo qualche giorno in più a El Peñon e a Tolar Grande dove abbiamo potuto vedere luoghi strabilianti ed unici nel loro genere!
Consigliamo questo viaggio a tutti coloro che desiderano visitare una natura stupefacente lontana dalla civiltà e dal turismo di massa ma che comunque abbiano il giusto spirito per un’avventura in quota.
A presto!
Claudia e Paolo
Vedi articolo viaggio nel Nord Argentina
Nord Argentina
Ciao Tim, come a tuo desiderio, ti diamo qualche indicazione ed impressione del nostro viaggio in Argentina, durato dal 25 agosto (partenza da Milano) all’8 (anzi al 9) settembre 2017. Il volo di andata è andato bene. Al ritorno abbiamo subito i ritardi e gli annullamenti dovuti allo sciopero del giorno prima della nostra prevista partenza messo in atto dal personale che si occupa delle valigie. Siamo dunque potuti partire il giorno seguente e abbiamo avuto così la possibilità di visitare San Paolo grazie a un tour city ben organizzato evidentemente all’ultimo da Tim, fermandoci a dormire in questa città, in un hotel vicino all’aeroporto. Quando siamo arrivati a Buenos Aires siamo stati accompagnati da una guida parlante italiano per una mezza giornata di visita della città. E’ stato molto utile, così che nella parte finale del viaggio – quando siamo rimasti a Buenos Aires per altri tre giorni – sapevamo già come muoverci e cosa approfondire. Il giorno dopo l’arrivo a Buenos Aires con un volo interno siamo arrivati a Salta e quel giorno siamo stati accompagnati da un’altra guida parlante italiano (Cecilia), che ci ha fatto visitare la città ed accompagnati durante la visita al bellissimo Museo dell’Alta Montagna (imperdibile ed emozionante). A Salta abbiamo conosciuto la guida che poi ci avrebbe accompagnato per tutto il resto del tour fino a rientrare dopo ca. una settimana sempre a Salta, per poi ancora tornare a Buenos Aires. Ma andiamo con ordine. Da Salta, con la nostra guida David (ex
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Ciao Tim,
come a tuo desiderio, ti diamo qualche indicazione ed impressione del nostro viaggio in Argentina, durato dal 25 agosto (partenza da Milano) all’8 (anzi al 9) settembre 2017. Il volo di andata è andato bene. Al ritorno abbiamo subito i ritardi e gli annullamenti dovuti allo sciopero del giorno prima della nostra prevista partenza messo in atto dal personale che si occupa delle valigie. Siamo dunque potuti partire il giorno seguente e abbiamo avuto così la possibilità di visitare San Paolo grazie a un tour city ben organizzato evidentemente all’ultimo da Tim, fermandoci a dormire in questa città, in un hotel vicino all’aeroporto.
Quando siamo arrivati a Buenos Aires siamo stati accompagnati da una guida parlante italiano per una mezza giornata di visita della città. E’ stato molto utile, così che nella parte finale del viaggio – quando siamo rimasti a Buenos Aires per altri tre giorni – sapevamo già come muoverci e cosa approfondire.
Il giorno dopo l’arrivo a Buenos Aires con un volo interno siamo arrivati a Salta e quel giorno siamo stati accompagnati da un’altra guida parlante italiano (Cecilia), che ci ha fatto visitare la città ed accompagnati durante la visita al bellissimo Museo dell’Alta Montagna (imperdibile ed emozionante).
A Salta abbiamo conosciuto la guida che poi ci avrebbe accompagnato per tutto il resto del tour fino a rientrare dopo ca. una settimana sempre a Salta, per poi ancora tornare a Buenos Aires. Ma andiamo con ordine.
Da Salta, con la nostra guida David (ex camionista che nel 2001, a causa della grave crisi economica che aveva colpito Argentina, aveva perso il lavoro e che con grande spirito di iniziativa si è riciclato facendo la guida in quei posti in cui precedentemente si occupava di trasporti con il suo camion) siamo partiti per la Quebrada di Humahuaca, lasciando la Finca Valentina, piccola struttura bellissima dove la sera abbiamo cenato e gustato un coniglio buonissimo. David ha subito dimostrato di sapere moltissime cose e il fatto che anche lui parlasse italiano ci ha molto facilitato nelle domande e risposte. La sua guida è sempre stata prudente ed attenta, lasciandoci il tempo necessario per goderci tutti quei paesaggi unici e che continuamente cambiavano. Da Salta siamo arrivati a Iruya, passando dalla Quebrada Humauaca; siamo giunti sul posto verso sera e l’ultimo raggio di sole ha illuminato la bella chiesetta gialla. Il paese è molto carino, in salita, con ciottolato e un cimitero – ma non triste – dietro l’hotel, fatto come tutti gli altri cimiteri della zona, con l’oratorio in mezzo e tombe sparse, anche su più piani, con tanti fiori finti colorati.
Il giorno seguente siamo ripartiti rifacendo in senso inverso la Quebrata di Humahuaca, ma fermandoci nei vari paesini tipici (anche se forse un po’ troppo turistici, ma patrimonio mondiale dell’UNESCO). Durante il percorso ci siamo soffermati anche a visitare Tilcara e Uquia (con una chiesetta carina e gelida, grazie ai materiali usati), andando a mangiare da Olga, pranzo casalingo squisito con prodotti del suo giardino. Abbiamo anche comperato da lei bella coperta di lana di lama. Tra i vari punti di interesse abbiamo anche visto il Cerro dei 7 colori, con vicino un altro caratteristico cimitero. Abbiamo pernottato a Purmamarca, paesino carino, anche se anch’esso con le bancarelle un po’ troppo turistiche. La struttura era molto bella e tranquilla, a ca. 20 minuti a piedi dal centro. La mattina seguente abbiamo fatto una bellissima passeggiata alle 09.00 di ca. 45 min., vedendo colori bellissimi; non c’era nessuno, dato che la gente – inspiegabilmente o forse tipicamente 😊 – arrivava più tardi, quando fa caldo ed i colori sono meno belli.
Da Pumamarca è iniziato il vero viaggio, nella direzione di Tolar Grande, passando da paesaggi unici, come Salinas Grandes, San Antonio de los Cobres (dove abbiamo pranzato), il deserto dei cristalli e il deserto rosso che visto al tramonto esaltava i suoi incredibili colori. L’altezza cominciava a farsi sentire, ma bastava mangiare leggero ed evitare sforzi, bere in abbondanza e tutto andava ed è andato bene! Arrivati a Tolar grande abbiamo dormito per la prima volta sopra i 3000 m e di notte la sensazione diversa si è sentita (battito cardiaco un po’ più accelerato, ma nulla di trascendentale); ancora una volta è bastato non stramangiare, evitare l’alcol e non fare sforzi e bere tanta tanta acqua naturale. Il giorno seguente siamo proseguiti verso El Penon, la regione senza dubbio più emozionante con paesaggi mozzafiato. Sull’altopiano della Puna non cerano turisti; neppure gli argentini arrivavano fin li. I grandi pullman si fermano nella Quebrada di Humahuaca. Eravamo solo noi due e David, nel silenzio e la pace delle alture andine. Per lunghi tratti non arrivava la linea telefonica e non c’era alcun wifi (ma David aveva con sé sempre il satellitare e regolarmente notificava all’agenzia con mezzi tecnici dove ci trovavamo). Qui i paesaggi lasciano di stucco, grandi salar e saline, con paesaggi dove ad un certo punto è comparsa anche il mistico vulcano di Llullailaco, dove era stata trovata la tomba dei tre bambini conservati a Salta nel Museo dell’Alta Montagna: un vulcano di quasi 7’000 m, con la neve. Al Penon siamo rimasti due notti; come al Tolar Grande la notte la temperatura scendeva sotto lo 0 termico, ma durante il giorno vi era un’escursione termica enorme, arrivando anche a 30 gradi. Il clima è sempre stato secco. Al Tolar Grande c’erano per la notte delle stufe elettriche, mentre al Penon le camere erano riscaldate da delle stufe a legna che con lunghi tubi davano una certa temperatura, senz’altro sufficiente, per non avere freddo. Tolar Grande e El Penon sono alimentati da un generatore; a El Penon il generatore funzionava solo dalle 17.00 alle 23.00 e con esso anche un lento wi fi. Come detto la zona del Penon è stata senza dubbio quella più bella ed emozionante, con dei paesaggi molto vari, dalla sabbia, alle colate laviche di basalto e di pomice, con laghetti che si dipingevano del colore delle montagne vicine e del cielo, rosso e blu; il nero della contrastava con la la vegetazione di un giallo intenso e le montagne rosse e verdi. Stupendo. Non sono mancati gli animali, compreso alcuni fenicotteri, soprattutto bianchi; e poi c’erano gli asini, i lama, le delicate vegonie.
Alla partenza dal El Penon avevamo capito che il top del tour lo stavamo lasciano alle spalle, anche se certi che avremmo visto altri paesaggi molto belli ma forse meno emozionanti.
Siamo dunque partiti per la direzione di Cafayate, dove finalmente abbiamo potuto bere un buon Malbec, vino corposo e che richiama la terra. A Cafayate l’albergo era molto bello, ma abbiamo cenato fuori (consigliabile), in un ristorante buonissimo, dove abbiamo gustato per la prima volta l’agnello, constatando che non aveva alcun gusto di selvatico.
I vigneti di Cafayate, con alcuni cactus nel loro mezzo, erano variegati e tenuti benissimo, con le cantine attorno, dalle più vecchie a quelle nuove.
Il giorno seguente abbiamo visitato altre due Quebrada, de la Concias e de las Flechas, per poi arrivare in serata a Molinos, paesino molto carino, con una chiesetta caratteristica. L’hotel era molto bello e ci siamo fermati a cenare, anche perché di alternative non ce n’erano.
Il giorno seguente siamo partiti per rientrare a Sata, passando dal bellissimo ed imperdibile paesino di Cachi, con il suo Cabildo e la chiesa, costruzioni caratteristiche dell’Argentina, che peraltro avevamo cominciato a vedere a Salta e abbiamo ritrovato a Buenos Aires. A Cachi abbiamo pranzato e assaporato un capretto divino, squisito, da non perdere: neppure lontanamente si poteva percepire un gusto di selvatico.
Giunti a Salta abbiamo voluto cenare in centro, al ristorante Dona Salta, molto buono, con la favolosa carne argentina. La sera abbiamo un po’ girato, ma l’ambiente non ci ha entusiasmati e pertanto siamo rientrati alla Finca Valentina, dove ancora una volta ci siamo trovati molto bene.
Il giorno dopo abbiamo finalmente riposato un po’ per poi prendere l’aereo nel primo pomeriggio e ritornare a Buenos Aires.
A Buenos Aires siamo rimasti tre giorni; la città è particolare, siccome è fatta di quartieri che sono molto diversi fra loro.
E’ una grande città, ma la nostra impressione è che fossero tante città vista la diversità tra un quartiere e l’altro.
Puerto Madeiro è oggi un quartiere moderno. In quella zona abbiamo mangiato due volte, talmente era buono il manzo e il vino che lo accompagnava (Las casa de las Lilas). Porto Madeiro è un quartiere molto bello, da visitare la sera, con il ponte di Calatrava e tanti baretti. Il giorno dopo abbiamo visitato il centro, con la Casa Rosada, il Cabildo (rifatto) e altro. La Calle Florida un po’ decadente. Nei giorni a seguire abbiamo visitato anche gli altri quartieri, come detto molto diversi fra loro, compreso Palermo vecchia.
Una sera abbiamo visto uno spettacolo di tango all’Esquina de Homero Manzi e un’altra sera abbiamo visto uno spettacolo Jazz di altissima qualità al Torquato Tasso (locale tipico per il jazz e gli spettacoli di musica analoghi, ma in un quartiere che è meglio raggiungere in taxi la sera). Non abbiamo neppure mancato la visita al cimitero monumentale, il Museo di Evita, il Museo dell’arte sudamericana e altro ancora, come la Boca.
L’ultimo giorno avevamo programmato di visitare un ulteriore museo, ma siamo stati avvisati che il nostro volo di rientro in Italia, passando nuovamente per San Paolo, previsto nel tardo pomeriggio era stato annullato; così abbiamo dovuto recarci subito all’aeroporto per trovare un’alternativa che inizialmente sembra avessimo trovato, per poi gradualmente capire che a San Paolo non avremmo mai preso la coincidenza per Milano e si prospettava dunque la necessità di pernottare a San Paolo. Nulla di male, anzi. A seguito del forzato pernottamento a San Paolo e grazie al fatto che in quei giorni molti brasiliani avevano fatto vacanza, siamo riusciti a spostarci direi agilmente su strade che usualmente sono intasate! Abbiamo così messo a frutto un’intesa visita di 5 ore della città , organizzata all’ultimo minuto da Tim. Siamo stati accompagnati da una guida parlante inglese e spagnolo, competente e gentile, che ci ha fatto visitare in particolare il centro, il quartiere cinese e la grande via dove si alternano palazzi, grattacieli e piccole costruzioni di inizio 1900.
La sera avevamo il volo per Milano e siamo arrivati tempestivamente all’aeroporto per evitare problemi.
Il giorno dopo siamo arrivati a Milano e poi rientrati a casa, con dei ricordi indelebili, soprattutto della Puna.
Tim ci ha sempre seguiti ed in caso di necessità è sempre stato reperibile e disponibile.
Carla e Alberto
come a tuo desiderio, ti diamo qualche indicazione ed impressione del nostro viaggio in Argentina, durato dal 25 agosto (partenza da Milano) all’8 (anzi al 9) settembre 2017. Il volo di andata è andato bene. Al ritorno abbiamo subito i ritardi e gli annullamenti dovuti allo sciopero del giorno prima della nostra prevista partenza messo in atto dal personale che si occupa delle valigie. Siamo dunque potuti partire il giorno seguente e abbiamo avuto così la possibilità di visitare San Paolo grazie a un tour city ben organizzato evidentemente all’ultimo da Tim, fermandoci a dormire in questa città, in un hotel vicino all’aeroporto.
Quando siamo arrivati a Buenos Aires siamo stati accompagnati da una guida parlante italiano per una mezza giornata di visita della città. E’ stato molto utile, così che nella parte finale del viaggio – quando siamo rimasti a Buenos Aires per altri tre giorni – sapevamo già come muoverci e cosa approfondire.
Il giorno dopo l’arrivo a Buenos Aires con un volo interno siamo arrivati a Salta e quel giorno siamo stati accompagnati da un’altra guida parlante italiano (Cecilia), che ci ha fatto visitare la città ed accompagnati durante la visita al bellissimo Museo dell’Alta Montagna (imperdibile ed emozionante).
A Salta abbiamo conosciuto la guida che poi ci avrebbe accompagnato per tutto il resto del tour fino a rientrare dopo ca. una settimana sempre a Salta, per poi ancora tornare a Buenos Aires. Ma andiamo con ordine.
Da Salta, con la nostra guida David (ex camionista che nel 2001, a causa della grave crisi economica che aveva colpito Argentina, aveva perso il lavoro e che con grande spirito di iniziativa si è riciclato facendo la guida in quei posti in cui precedentemente si occupava di trasporti con il suo camion) siamo partiti per la Quebrada di Humahuaca, lasciando la Finca Valentina, piccola struttura bellissima dove la sera abbiamo cenato e gustato un coniglio buonissimo. David ha subito dimostrato di sapere moltissime cose e il fatto che anche lui parlasse italiano ci ha molto facilitato nelle domande e risposte. La sua guida è sempre stata prudente ed attenta, lasciandoci il tempo necessario per goderci tutti quei paesaggi unici e che continuamente cambiavano. Da Salta siamo arrivati a Iruya, passando dalla Quebrada Humauaca; siamo giunti sul posto verso sera e l’ultimo raggio di sole ha illuminato la bella chiesetta gialla. Il paese è molto carino, in salita, con ciottolato e un cimitero – ma non triste – dietro l’hotel, fatto come tutti gli altri cimiteri della zona, con l’oratorio in mezzo e tombe sparse, anche su più piani, con tanti fiori finti colorati.
Il giorno seguente siamo ripartiti rifacendo in senso inverso la Quebrata di Humahuaca, ma fermandoci nei vari paesini tipici (anche se forse un po’ troppo turistici, ma patrimonio mondiale dell’UNESCO). Durante il percorso ci siamo soffermati anche a visitare Tilcara e Uquia (con una chiesetta carina e gelida, grazie ai materiali usati), andando a mangiare da Olga, pranzo casalingo squisito con prodotti del suo giardino. Abbiamo anche comperato da lei bella coperta di lana di lama. Tra i vari punti di interesse abbiamo anche visto il Cerro dei 7 colori, con vicino un altro caratteristico cimitero. Abbiamo pernottato a Purmamarca, paesino carino, anche se anch’esso con le bancarelle un po’ troppo turistiche. La struttura era molto bella e tranquilla, a ca. 20 minuti a piedi dal centro. La mattina seguente abbiamo fatto una bellissima passeggiata alle 09.00 di ca. 45 min., vedendo colori bellissimi; non c’era nessuno, dato che la gente – inspiegabilmente o forse tipicamente 😊 – arrivava più tardi, quando fa caldo ed i colori sono meno belli.
Da Pumamarca è iniziato il vero viaggio, nella direzione di Tolar Grande, passando da paesaggi unici, come Salinas Grandes, San Antonio de los Cobres (dove abbiamo pranzato), il deserto dei cristalli e il deserto rosso che visto al tramonto esaltava i suoi incredibili colori. L’altezza cominciava a farsi sentire, ma bastava mangiare leggero ed evitare sforzi, bere in abbondanza e tutto andava ed è andato bene! Arrivati a Tolar grande abbiamo dormito per la prima volta sopra i 3000 m e di notte la sensazione diversa si è sentita (battito cardiaco un po’ più accelerato, ma nulla di trascendentale); ancora una volta è bastato non stramangiare, evitare l’alcol e non fare sforzi e bere tanta tanta acqua naturale. Il giorno seguente siamo proseguiti verso El Penon, la regione senza dubbio più emozionante con paesaggi mozzafiato. Sull’altopiano della Puna non cerano turisti; neppure gli argentini arrivavano fin li. I grandi pullman si fermano nella Quebrada di Humahuaca. Eravamo solo noi due e David, nel silenzio e la pace delle alture andine. Per lunghi tratti non arrivava la linea telefonica e non c’era alcun wifi (ma David aveva con sé sempre il satellitare e regolarmente notificava all’agenzia con mezzi tecnici dove ci trovavamo). Qui i paesaggi lasciano di stucco, grandi salar e saline, con paesaggi dove ad un certo punto è comparsa anche il mistico vulcano di Llullailaco, dove era stata trovata la tomba dei tre bambini conservati a Salta nel Museo dell’Alta Montagna: un vulcano di quasi 7’000 m, con la neve. Al Penon siamo rimasti due notti; come al Tolar Grande la notte la temperatura scendeva sotto lo 0 termico, ma durante il giorno vi era un’escursione termica enorme, arrivando anche a 30 gradi. Il clima è sempre stato secco. Al Tolar Grande c’erano per la notte delle stufe elettriche, mentre al Penon le camere erano riscaldate da delle stufe a legna che con lunghi tubi davano una certa temperatura, senz’altro sufficiente, per non avere freddo. Tolar Grande e El Penon sono alimentati da un generatore; a El Penon il generatore funzionava solo dalle 17.00 alle 23.00 e con esso anche un lento wi fi. Come detto la zona del Penon è stata senza dubbio quella più bella ed emozionante, con dei paesaggi molto vari, dalla sabbia, alle colate laviche di basalto e di pomice, con laghetti che si dipingevano del colore delle montagne vicine e del cielo, rosso e blu; il nero della contrastava con la la vegetazione di un giallo intenso e le montagne rosse e verdi. Stupendo. Non sono mancati gli animali, compreso alcuni fenicotteri, soprattutto bianchi; e poi c’erano gli asini, i lama, le delicate vegonie.
Alla partenza dal El Penon avevamo capito che il top del tour lo stavamo lasciano alle spalle, anche se certi che avremmo visto altri paesaggi molto belli ma forse meno emozionanti.
Siamo dunque partiti per la direzione di Cafayate, dove finalmente abbiamo potuto bere un buon Malbec, vino corposo e che richiama la terra. A Cafayate l’albergo era molto bello, ma abbiamo cenato fuori (consigliabile), in un ristorante buonissimo, dove abbiamo gustato per la prima volta l’agnello, constatando che non aveva alcun gusto di selvatico.
I vigneti di Cafayate, con alcuni cactus nel loro mezzo, erano variegati e tenuti benissimo, con le cantine attorno, dalle più vecchie a quelle nuove.
Il giorno seguente abbiamo visitato altre due Quebrada, de la Concias e de las Flechas, per poi arrivare in serata a Molinos, paesino molto carino, con una chiesetta caratteristica. L’hotel era molto bello e ci siamo fermati a cenare, anche perché di alternative non ce n’erano.
Il giorno seguente siamo partiti per rientrare a Sata, passando dal bellissimo ed imperdibile paesino di Cachi, con il suo Cabildo e la chiesa, costruzioni caratteristiche dell’Argentina, che peraltro avevamo cominciato a vedere a Salta e abbiamo ritrovato a Buenos Aires. A Cachi abbiamo pranzato e assaporato un capretto divino, squisito, da non perdere: neppure lontanamente si poteva percepire un gusto di selvatico.
Giunti a Salta abbiamo voluto cenare in centro, al ristorante Dona Salta, molto buono, con la favolosa carne argentina. La sera abbiamo un po’ girato, ma l’ambiente non ci ha entusiasmati e pertanto siamo rientrati alla Finca Valentina, dove ancora una volta ci siamo trovati molto bene.
Il giorno dopo abbiamo finalmente riposato un po’ per poi prendere l’aereo nel primo pomeriggio e ritornare a Buenos Aires.
A Buenos Aires siamo rimasti tre giorni; la città è particolare, siccome è fatta di quartieri che sono molto diversi fra loro.
E’ una grande città, ma la nostra impressione è che fossero tante città vista la diversità tra un quartiere e l’altro.
Puerto Madeiro è oggi un quartiere moderno. In quella zona abbiamo mangiato due volte, talmente era buono il manzo e il vino che lo accompagnava (Las casa de las Lilas). Porto Madeiro è un quartiere molto bello, da visitare la sera, con il ponte di Calatrava e tanti baretti. Il giorno dopo abbiamo visitato il centro, con la Casa Rosada, il Cabildo (rifatto) e altro. La Calle Florida un po’ decadente. Nei giorni a seguire abbiamo visitato anche gli altri quartieri, come detto molto diversi fra loro, compreso Palermo vecchia.
Una sera abbiamo visto uno spettacolo di tango all’Esquina de Homero Manzi e un’altra sera abbiamo visto uno spettacolo Jazz di altissima qualità al Torquato Tasso (locale tipico per il jazz e gli spettacoli di musica analoghi, ma in un quartiere che è meglio raggiungere in taxi la sera). Non abbiamo neppure mancato la visita al cimitero monumentale, il Museo di Evita, il Museo dell’arte sudamericana e altro ancora, come la Boca.
L’ultimo giorno avevamo programmato di visitare un ulteriore museo, ma siamo stati avvisati che il nostro volo di rientro in Italia, passando nuovamente per San Paolo, previsto nel tardo pomeriggio era stato annullato; così abbiamo dovuto recarci subito all’aeroporto per trovare un’alternativa che inizialmente sembra avessimo trovato, per poi gradualmente capire che a San Paolo non avremmo mai preso la coincidenza per Milano e si prospettava dunque la necessità di pernottare a San Paolo. Nulla di male, anzi. A seguito del forzato pernottamento a San Paolo e grazie al fatto che in quei giorni molti brasiliani avevano fatto vacanza, siamo riusciti a spostarci direi agilmente su strade che usualmente sono intasate! Abbiamo così messo a frutto un’intesa visita di 5 ore della città , organizzata all’ultimo minuto da Tim. Siamo stati accompagnati da una guida parlante inglese e spagnolo, competente e gentile, che ci ha fatto visitare in particolare il centro, il quartiere cinese e la grande via dove si alternano palazzi, grattacieli e piccole costruzioni di inizio 1900.
La sera avevamo il volo per Milano e siamo arrivati tempestivamente all’aeroporto per evitare problemi.
Il giorno dopo siamo arrivati a Milano e poi rientrati a casa, con dei ricordi indelebili, soprattutto della Puna.
Tim ci ha sempre seguiti ed in caso di necessità è sempre stato reperibile e disponibile.
Carla e Alberto
Viaggio in famiglia in Cile
Il Deserto di Atacama, l’Isola di Chiloé e Santiago Volendo riassumere in poche parole questo meraviglioso viaggio in famiglia in Cile direi che ci sono alcune località che assolutamente meritano di essere viste da tutti almeno una volta nella vita e sono sicuramente il Deserto di Atacama e tutte le possibili escursioni (il Salar, la Valle de la Luna, i Geyser del Tatio), l’Isola di Chiloé e le sue meravigliose chiese per la loro bellezza e per gli angoli inaspettatamente magici in cui si trovano, Valparaiso, Santiago del Cile e Viña del Mar. La zona centrale invece, pur essendo molto bella, è sicuramente una zona da godersi in relax ma che non lascia sbalorditi per unicità del paesaggio. A presto! Serena, Massimo, Anita e AgneseContinua a leggere “Viaggio in famiglia in Cile”
Viaggio in Bolivia e Nord Argentina
In agosto avevamo visitato Cile e Bolivia con Tim: un viaggio indimenticabile, organizzato alla perfezione. Ci siamo innamorati del Salar de Uyuni …. e c’è venuta voglia di vederlo allagato, quindi ci siamo rivolti di nuovo a Tim: stavolta per organizzarci un viaggio in Bolivia e in Argentina del Nord. Anche questa volta tutto ha funzionato alla perfezione … e credeteci, da quelle parti non è sempre così ! Dopo un breve soggiorno a Santa Cruz, che ci ha accolto con il suo coloratissimo carnevale, rieccoci a Uyuni, ricevuti da Noël, la nostra bravissima guida: sarà lui a guidarci nel meraviglioso Salar de Uyuni allagato: pur non essendo fortunatissimi con il tempo. Il paesaggio è magico e incredibile, vedere per credere! La Bolivia conserva un’ atmosfera genuina, quasi ruspante, ma l’ accoglienza e’ calorosa e di qualità: bellissimi alberghi e cucina curata. Dopo qualche giorno a Buenos Aires si parte per Salta, dove ci accoglie Carlos, la guida che ci farà conoscere, nel migliore dei modi, i bellissimi, poco conosciuti paesaggi del Nord dell’ Argentina. Tra El Peñón e Tolar Grande trovi salares, laghi colorati con migliaia di fenicotteri, deserti, rocce dalle forme più strane e di tutti i colori, dune , vulcani, colate laviche di pietra pomice e la “Puna”. L’ altipiano con tutti i suoi abitanti: vigogne, llamas , struzzi andini, condor, conigli selvatici; volpi e poi il puma … che purtroppo non si è fatto vedere. Ovviamente questo è un viaggio faticoso, sia per l’ altezza, che per i trasferimenti,
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In agosto avevamo visitato Cile e Bolivia con Tim: un viaggio indimenticabile, organizzato alla perfezione.
Ci siamo innamorati del Salar de Uyuni …. e c’è venuta voglia di vederlo allagato, quindi ci siamo rivolti di nuovo a Tim: stavolta per organizzarci un viaggio in Bolivia e in Argentina del Nord. Anche questa volta tutto ha funzionato alla perfezione … e credeteci, da quelle parti non è sempre così !
Dopo un breve soggiorno a Santa Cruz, che ci ha accolto con il suo coloratissimo carnevale, rieccoci a Uyuni, ricevuti da Noël, la nostra bravissima guida: sarà lui a guidarci nel meraviglioso Salar de Uyuni allagato: pur non essendo fortunatissimi con il tempo. Il paesaggio è magico e incredibile, vedere per credere!
La Bolivia conserva un’ atmosfera genuina, quasi ruspante, ma l’ accoglienza e’ calorosa e di qualità: bellissimi alberghi e cucina curata.
Dopo qualche giorno a Buenos Aires si parte per Salta, dove ci accoglie Carlos, la guida che ci farà conoscere, nel migliore dei modi, i bellissimi, poco conosciuti paesaggi del Nord dell’ Argentina.
Tra El Peñón e Tolar Grande trovi salares, laghi colorati con migliaia di fenicotteri, deserti, rocce dalle forme più strane e di tutti i colori, dune , vulcani, colate laviche di pietra pomice e la “Puna”. L’ altipiano con tutti i suoi abitanti: vigogne, llamas , struzzi andini, condor, conigli selvatici; volpi e poi il puma … che purtroppo non si è fatto vedere.
Ovviamente questo è un viaggio faticoso, sia per l’ altezza, che per i trasferimenti, lunghi e su strade che a volte sono solo piste sassose; gli alberghi sono spartani … ma la bellezza e la varietà dei paesaggi ripaga, e la solitudine dei luoghi li rende quasi mistici.
Poi ci si riposa un po’ a Cafayate, e ci si ristora nei bellissimi “ wine resorts”, si visitano vigneti e cantine a 3000 m, come la Bodega Colomé, fondata da uno svizzero che dal nulla ha creato un prodigio.
Una medicina per gli occhi è anche la Quebrada de Humahuaca, patrimonio dell’umanità, con le sue montagne dai colori incredibili e gli animati villaggi.
Anche stavolta siamo rimasti molto soddisfatti dall’organizzazione di Tim, dalla scelta delle guide, degli hotel, e di tutta la logistica, pur seguendo i nostri desideri, anche stavolta ha saputo sorprenderci.
A presto!
Nadia e Max
Leggi il nostro articolo il “Salar de Uyuni, una favola boliviana”
Ci siamo innamorati del Salar de Uyuni …. e c’è venuta voglia di vederlo allagato, quindi ci siamo rivolti di nuovo a Tim: stavolta per organizzarci un viaggio in Bolivia e in Argentina del Nord. Anche questa volta tutto ha funzionato alla perfezione … e credeteci, da quelle parti non è sempre così !
Dopo un breve soggiorno a Santa Cruz, che ci ha accolto con il suo coloratissimo carnevale, rieccoci a Uyuni, ricevuti da Noël, la nostra bravissima guida: sarà lui a guidarci nel meraviglioso Salar de Uyuni allagato: pur non essendo fortunatissimi con il tempo. Il paesaggio è magico e incredibile, vedere per credere!
La Bolivia conserva un’ atmosfera genuina, quasi ruspante, ma l’ accoglienza e’ calorosa e di qualità: bellissimi alberghi e cucina curata.
Dopo qualche giorno a Buenos Aires si parte per Salta, dove ci accoglie Carlos, la guida che ci farà conoscere, nel migliore dei modi, i bellissimi, poco conosciuti paesaggi del Nord dell’ Argentina.
Tra El Peñón e Tolar Grande trovi salares, laghi colorati con migliaia di fenicotteri, deserti, rocce dalle forme più strane e di tutti i colori, dune , vulcani, colate laviche di pietra pomice e la “Puna”. L’ altipiano con tutti i suoi abitanti: vigogne, llamas , struzzi andini, condor, conigli selvatici; volpi e poi il puma … che purtroppo non si è fatto vedere.
Ovviamente questo è un viaggio faticoso, sia per l’ altezza, che per i trasferimenti, lunghi e su strade che a volte sono solo piste sassose; gli alberghi sono spartani … ma la bellezza e la varietà dei paesaggi ripaga, e la solitudine dei luoghi li rende quasi mistici.
Poi ci si riposa un po’ a Cafayate, e ci si ristora nei bellissimi “ wine resorts”, si visitano vigneti e cantine a 3000 m, come la Bodega Colomé, fondata da uno svizzero che dal nulla ha creato un prodigio.
Una medicina per gli occhi è anche la Quebrada de Humahuaca, patrimonio dell’umanità, con le sue montagne dai colori incredibili e gli animati villaggi.
Anche stavolta siamo rimasti molto soddisfatti dall’organizzazione di Tim, dalla scelta delle guide, degli hotel, e di tutta la logistica, pur seguendo i nostri desideri, anche stavolta ha saputo sorprenderci.
A presto!
Nadia e Max
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Viaje a Brasil
Nuestro viaje a Brasil ha sido estupendo! Queremos repetir con cualquier otro viaje preparado por ti! Rodrigo eContinua a leggere “Viaje a Brasil”