Viaggio in India: un’esperienza indimenticabile in Tamil Nadu, attraverso una terra di antiche civiltà e tradizioni, dove la vita ruota ancora intorno a cerimonie religiose e rituali ancestrali, rimasti tuttora intatti. Un racconto di Sara, collaboratrice di Tim Travel Tours, specializzata nelle destinazioni India e Maldive.
“Ho avuto la fortuna di visitare il Tamil Nadu l’inverno scorso, assistita dal nostro partner locale che ha fatto di nuovo prova di grande efficienza e professionalità. Dal mio arrivo all’aeroporto internazionale di Chennai e per tutta la durata del viaggio, il mio fedele autista Subaya ha vegliato su di me ed il nostro agente locale ha fatto in modo che tutto si svolgesse alla perfezione!
Chennai è una grande metropoli, e come tutte le grandi città indiane, non é risparmiata da traffico e smog. Ciò che la distingue é proprio il suo connubio di nuovo e antico, di sacro e profano: sale cinematografiche ultra moderne costruite accanto a templi di origine dravidica, uomini d’affari che prendono l’aperitivo nei lounges di hotels di lusso e bramini induisti che eseguono i loro riti religiosi… E poi c’é il suo lungo mare, Marina Beach, una delle più lunghe spiagge metropolitane al mondo, dove é bello ammirare il sole che tramonta sulla città. E’ a Chennai, la porta dell’India del Sud, che inizia il mio viaggio, alla scoperta di una delle culture più antiche al mondo.
Arriviamo a Mahabalipuram dopo poco più di un’ora di viaggio; qui la metropoli ha lasciato il posto a piccoli agglomerati e villaggi di pescatori, dove si respira una gradevole brezza marina.
Il sole accarezza le case nonostante la stagione dei monsoni non sia ancora finita, ne approfitto così per visitare lo Shore Temple, uno degli esempi più belli dell’architettura dravidica del VII secolo, affacciato sul Golfo del Bengala. Tutto ad un tratto il cielo si oscura e il vento si leva, un improvviso temporale mi obbliga a prendere riparo nel tempio, ma ecco il mio fedele Subaya che giunge in mio soccorso con un ombrello! Possiamo così ripartire, tutti fradici, alla volta di Pondichery, la Costa Azzurra dell’Est. Questa é un’altra India, dove si respira ancora l’atmosfera coloniale del suo passato di territorio francese, come testimoniano i suoi boulevards alberati e le sue casette color pastello.
E’ bello perdersi nelle stradine dai nomi francesi, sulle quali si aprono caffé e boutiques alla moda come La Maison Rose, una deliziosa dimora dai toni rosa bon bon trasformata in concept store e ristorante. Qui si possono gustare piatti fusion e tisane serviti nel bel giardino della proprietà.
La prossima tappa del mio viaggio é Tranquebar, ex colonia danese e oggi villaggio di pescatori, quasi del tutto ignorato dal turismo. L’unico hotel del posto é il ‘Bungalow on the Beach’, antica dimora coloniale del 17° secolo affacciata sul mare e sul forte di Dansborg. La mia camera, dalle pareti verde smeraldo e grande letto a baldacchino, apre su una bella terrazza dove é bello rilassarsi dopo una giornata intensa godendosi un meraviglioso tramonto. E’ uno di quei luoghi dove si desidera ritornare, semplicemente per la loro magica atmosfera.
Sulla strada che porta a Tranquebar, ci si può fermare a visitare il complesso templare di Chidambaram, antica capitale Chola famosa per il suo tempio dedicato a Shiva Nataraja, il ‘danzatore cosmico’. Il tempio é tuttora gestito da sacerdoti appartenenti alla casta dei Dikshithars, riconoscibili dalla loro particolare acconciatura, consistente in uno chignon sulla testa rasata, secondo l’antica tradizione brahmanica. Una volta erano circa 3000 i Dikshithars che si occupavano di questa città tempio, oggi ne restano poco più di 300.
Il mio viaggio continua nel cuore dell’India più profonda, dove città-templi si alternano ad immense coltivazioni di riso punteggiate da mondine avvolte in sari sgargianti. Arriviamo a Tanjore nel primo pomeriggio; il sole picchia ancora forte così attendo il calare del giorno per visitare il tempio di Brihadishwara, gioiello dell’architettura Chola e patrimonio dell’Unesco. Il tempio raggiunge il suo massimo splendore al tramonto, quando si riveste di una meravigliosa luce dorata.
La regione del Chettinad é stata una bella scoperta. Famosa per le sue raffinate dimore appartenute a ricchi mercanti, i Chettiars, questa regione é un museo a cielo aperto, da esplorare a piedi o in bicicletta. Molte tra queste splendide magioni possono essere oggi visitate e alcune di esse sono state convertite in hotels di charme. Il Chettinad é ugualmente rinomato per la sua cucina tradizionale che impiega spezie rare piuttosto che peperoncino. Qui é bello soffermarsi per qualche giorno, per assaporare un’India ancora autentica, lontana dalle orde di turisti e negozi di souvenirs.
Il viaggio prosegue verso Madurai, cuore palpitante della cultura tamil, e tra le più antiche città sacre dell’India vantando accademie letterarie risalenti al II sec. a.C.
Erano anni che sognavo di venire nell’antica Madhurapuri, per poter ammirare con i miei propri occhi gli spettacolari gopurams del tempio dedicato a Sri Meenakshi, una città nella città, capolavoro dell’architettura dravidica visitato ogni giorno da migliaia di devoti.
Ma é dopo il tramonto che il tempio si accende di un’atmosfera magica, quando al suono di trombe e tamburi, Shiva é portato in processione fino a farlo ricongiungere con Meenakshi, la sua sposa.
Lasciamo le fertili pianure per le foreste dei monti Palani, nei Ghats Occidentali, tra strade serpeggianti e panorami mozzafiato. E’ al Rajakkad Estate, a 1000 metri di altezza, che termina il mio viaggio in Tamil Nadu. Questo é un piccolo angolo di paradiso dove rigenerare lo spirito immersi in una natura incontaminata”.
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