Testimonianze
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“Un viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi!”
Anonimo
Il 100% dei viaggiatori che ci ha inviato una recensione ha valutato l’esperienza di viaggio con noi da buona a eccellente!
Il feedback dei nostri stimati clienti è molto prezioso per noi ed è un grande piacere poter condividere con voi le loro esperienze.
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Cile e Bolivia
Visitare Atacama e il Salar di Uyuni era il nostro sogno da molto tempo: ora possiamo dire che la realtà ha superato tutte le nostre aspettative: le Ande, il deserto di Atacama, l’ altipiano della Bolivia con le sue meravigliose lagune colorate, il Salar de Uyuni, davvero incredibile, sono paesaggi di una bellezza che lascia senza parole, emozionante … non vorresti mai allontanarti.
Visitando San Pedro de Atacama, e poi Potosí, Sucre, La Paz e l’ Isla del Sol, sul lago Titicaca, abbiamo avuto il tempo di entrare in contatto con la gente del luogo, la loro cultura e le loro idee: per noi un lato imprescindibile di un viaggio è l’ incontro con l’ altro.
Questo viaggio è impegnativo, e anche faticoso, sia per l’ altitudine ( si viaggia per giorni tra i 3500 e i 4500 m, con punte fino a quasi 5000 ), sia per i molti km percorsi in mezzo al nulla ( un meraviglioso nulla … ) su strade che spesso sono piste sassose: quasi impensabile farlo autonomamente.
Noi abbiamo superato bene queste difficoltà soprattutto grazie alla accorta e perfetta organizzazione da parte di Tim, che ha creato il viaggio su misura per noi, e grazie anche a guide esperte ed attente.
Tutto ha funzionato bene: orari, trasporti, alberghi, guide e poi, bisogna pur dirlo, grazie alla gran fortuna con il tempo … sempre bello, senza vento, perfino caldo a volte, e mai troppo freddo, abbiamo potuto svolgere tutto il programma con agio.
Una menzione particolare la meritano le guide: per quanto il viaggio fosse stato studiato e preparato … hanno saputo sorprenderci, ognuno a modo suo, con delle particolarità che difficilmente si possono proporre in un pacchetto turistico di gruppo, tipo picnic in perfetta solitudine in mezzo al Salar in Bolivia, o inaspettate colazioni “complete” con vista sui geyser del Tatio in Cile, ed altre chicche del genere.
Che voglia di ripartire … a presto Tim. Nadia e Max
Viaggio in Bolivia e Nord Argentina
In agosto avevamo visitato Cile e Bolivia con Tim: un viaggio indimenticabile, organizzato alla perfezione.
Ci siamo innamorati del Salar de Uyuni …. e c’è venuta voglia di vederlo allagato, quindi ci siamo rivolti di nuovo a Tim: stavolta per organizzarci un viaggio in Bolivia e in Argentina del Nord. Anche questa volta tutto ha funzionato alla perfezione … e credeteci, da quelle parti non è sempre così !
Dopo un breve soggiorno a Santa Cruz, che ci ha accolto con il suo coloratissimo carnevale, rieccoci a Uyuni, ricevuti da Noël, la nostra bravissima guida: sarà lui a guidarci nel meraviglioso Salar de Uyuni allagato: pur non essendo fortunatissimi con il tempo. Il paesaggio è magico e incredibile, vedere per credere!
La Bolivia conserva un’ atmosfera genuina, quasi ruspante, ma l’ accoglienza e’ calorosa e di qualità: bellissimi alberghi e cucina curata.
Dopo qualche giorno a Buenos Aires si parte per Salta, dove ci accoglie Carlos, la guida che ci farà conoscere, nel migliore dei modi, i bellissimi, poco conosciuti paesaggi del Nord dell’ Argentina.
Tra El Peñón e Tolar Grande trovi salares, laghi colorati con migliaia di fenicotteri, deserti, rocce dalle forme più strane e di tutti i colori, dune , vulcani, colate laviche di pietra pomice e la “Puna”. L’ altipiano con tutti i suoi abitanti: vigogne, llamas , struzzi andini, condor, conigli selvatici; volpi e poi il puma … che purtroppo non si è fatto vedere.
Ovviamente questo è un viaggio faticoso, sia per l’ altezza, che per i trasferimenti, lunghi e su strade che a volte sono solo piste sassose; gli alberghi sono spartani … ma la bellezza e la varietà dei paesaggi ripaga, e la solitudine dei luoghi li rende quasi mistici.
Poi ci si riposa un po’ a Cafayate, e ci si ristora nei bellissimi “ wine resorts”, si visitano vigneti e cantine a 3000 m, come la Bodega Colomé, fondata da uno svizzero che dal nulla ha creato un prodigio.
Una medicina per gli occhi è anche la Quebrada de Humahuaca, patrimonio dell’umanità, con le sue montagne dai colori incredibili e gli animati villaggi.
Anche stavolta siamo rimasti molto soddisfatti dall’organizzazione di Tim, dalla scelta delle guide, degli hotel, e di tutta la logistica, pur seguendo i nostri desideri, anche stavolta ha saputo sorprenderci.
A presto!
Nadia e Max
Leggi il nostro articolo il “Salar de Uyuni, una favola boliviana”
Voyage en Argentine
Salut Tim,
Nous avons été très contents avec notre voyage en Argentine, les guides ont été d’une grande gentillesse et aussi d’une grande connaissance des lieux.
Nous avons aussi apprécié le choix des hôtels, nous avons regretté de ne pas avoir plus de temps de profité de rester dans ces “Estancias” pour nous relaxer.
A Buenos Aires tout a fonctionné parfaitement avec un beau spectacle de Tango et une bonne cuisine.
Il faut remercier le guide de Salta il a été vraiment d’une compétence professionnelle et d’une gentillesse.
Il a bien remplis sa mission et le programme des visites et c’était vraiment formidable et il faut absolument féliciter.
C’était un voyage formidable, nous pensons y retourner pour faire Mendoza, Bariloche, El Chaltén et nous reposer dans une très confortable “Estancias”.
Bien entendu tu seras notre agent de voyage pour organiser notre prochain voyage en Argentine.
Je t’adresse Tim mes meilleurs salutations et à bientôt!
Rolf & Laura
Tra le Ande e le isole Galápagos
Caro Tim,
con il tour organizzato da te in Ecuador e alle Isole Galápagos (alla perfezione!) abbiamo anzitutto fatto la conoscenza di viaggiatori da tutto il mondo (specie USA, ma anche UK, Germania e Israele) con sensibilità molto vicina alla nostra e quindi molto piacevoli.
L’Ecuador offre di tutto, da zero a 4000 m, dalle spiagge coralline delle Galapagos alle vette dei vulcani e ottima cucina.
La gente è molto rispettosa, disponibile e mai invadente. Il paese è in grande sviluppo, per fortuna abbiamo appreso da chi vive a Quito che cominciano a farsi delle domande sulla sostenibilità, visti anche gli effetti dell’inquinamento e i cambiamenti climatici (già notati anche alle Galapagos).
Pernottare al Safari Camp per quanto riguarda l’isola di Santa Cruz alle Galapagos con tour in kayak attorno alle mangrovie di Garrapatero è stata un’esperienza indimenticabile.
Un must per chi ama animali marini e uccelli! Anche il soggiorno all’Hacienda la Cienega (a ca 2 ore di viaggio da Quito) ci è piaciuto molto perché si rivive la storia (non sempre gloriosa, ma almeno qui si può parlare di happy end) dai tempi dei conquistatori spagnoli in poi.
Donato è stato felice di tornare in sella (pure io di evitare la risalita!) lungo le pendici interne del cratere Quilotoa; peccato solo che Pancho ogni tanto si doveva fermare per tirare il fiato, poverino! Purtroppo pioggia e nebbia ci hanno impedito di vedere la vetta innevata del Cotopaxi ma la nostra guida non si è persa d’animo e ci ha proposto una gita alternativa ad una coltivazione di rose, molto interessante.
Oggi ci apprestiamo a godere della iacuzzi e dell’haute cuisine dell’hotel Illa Experience di Quito, la cui accoglienza è famigliare, con la formula “bienvenido a su casa”. Ci hanno coccolato ogni giorno con dolcetti di benvenuto e succhi detox; poi in attesa della trasferta all’aeroporto andremo a visitare il Museo dell’architettura che è qui a due passi per riabituarci al rientro (la mostra attuale è dedicata a Le Corbusier ????).
Ho dimenticato Don Adriano che ha messo Donato alla pressa della canna da zucchero al posto delsuo asino e ci ha commossi con il racconto della perdita della sua amata moglie con cui conduceva la sua mini azienda agricola alle Galapagos, il simpatico corso per fare le truffes con il cacao pacarì e molto altro, ma mi sono già dilungata troppo!
Grazie per tutto Tim!
A presto e cari saluti,
Monica e Donato
Vai al nostro viaggio in Perù e alle Isole Galápagos e personalizzalo come desideri: http://timtraveltours.com/viaggio/peru-e-le-isole-galapagos/
Viaggio in Belize e Guatemala
Grazie per questo ulteriore viaggio in Belize e Guatemala culturalmente interessante organizzato con cura in ogni dettaglio!
Dopo una prima parte ad Antigua del Guatemala e sul Lago Atitlan, ci aspettava il trekking su uno dei tre vulcani ancora attivi nella zona: la salita sul Vulcano Pacaya è stata emozionante, il paesaggio lunare!
Una breve tappa in Honduras per visitare il sito archeologico di Copán, poi un’allegra e bagnata (mamma mia se pioveva!) discesa sul Rio Dulce prima di arrivare in mezzo alla giungla per le rovine meravigliose di Tikal.
Su tuo consiglio, abbiamo soggiornato in un Tent-Camp a 20 km da Tikal, nel pieno delle rovine Maya meno conosciute di Uaxactun: un vero spettacolo!
Accolti e nutriti dalla popolazione locale (ci hanno organizzato la cena alla base delle piramidi), serberemo un ricordo indelebile di tutti!
Concludere la vacanza nell’Isola di San Pedro in Belize, la “Isla Bonita” di Madonna, è stato sorprendente: ottima struttura alberghiera, si mangia benissimo ed la barriera corallina è di primissimo ordine: lo snorkeling con tartarughe, squali e mante è da fare tutti i giorni!
Organizzazione perfetta: autisti competenti con ottimi mezzi (il traffico sulla Panamericana è decisamente caotico), molto competenti le guide e strutture alberghiere corrette.
Grazie ancora Tim!
Cédric e Manuela
Patagonia
Quando ho scelto il Sudamerica, e più in particolare la Patagonia come meta di viaggio, ho capito subito la necessità di dovermi affidare ad un operatore competente e con una solida esperienza. Quando mi sono trovato in Sudamerica ho ben presto realizzato che questa scelta è stata più che azzeccata! Tuttavia quando all’inizio, discutendo con Tim, gli ho spiegato quali erano i luoghi che intendevo visitare ero quasi convinto che il mio si trattasse di un itinerario abbastanza “comune” tra coloro che intendono visitare la Patagonia. In pratica però non è statoper nulla così perché Tim è stato bravissimo a ‘leggere’ ed interpretare le mie esigenze e ad organizzare un viaggio fatto su misura per me, con alcune ‘chicche’ scovate al di fuori delle strade turistiche più battute. Quando si viaggia in Patagonia infatti capita spesso di rincontrare persone conosciute centinaia (se non migliaia) di chilometri prima e con le quali è possibile parlare delle esperienze fatte da ognuno su viaggi che in apparenza potrebbero sembrare simili. Grazie a questi scambi ho potuto capire che il viaggio organizzato da Tim aveva quel qualcosa in più, che ha suscitato sempre un certo stupore ed un po’ di invidia tra i vari compagni di viaggio improvvisati. Molto prezioso ed apprezzato è stato pure il costante supporto ed interessamento offerto durante tutto il viaggio, che mi ha permesso di restare sempre molto tranquillo e rilassato. Grazie Tim… e alla prossima! Elio
Viaggio di nozze in Patagonia
Alessandro ed io abbiamo conosciuto Tim pochi mesi prima della nostra partenza per l’Argentina e nel pieno dell’organizzazione del nostro matrimonio svoltosi a fine agosto. Siamo partiti per la Patagonia dal 28 di agosto al 17 settembre e non ci siamo pentiti nemmeno una volta di esserci rivolti a Tim per l’organizzazione del nostro viaggio di nozze in Patagonia, organizzazione che si è rivelata essere impeccabile. Tim ha saputo accogliere tutte le nostre richieste consigliandoci nelle scelte, rispettando il nostro budget e rendendo il nostro viaggio di nozze indimenticabile.
Un viaggio in Patagonia è adatto per chi ama gli spazi sconfinati ed il contatto con la natura.
Il nostro primo timido approccio in questa terra sconfinata è stato alla Penisola di Valdés, qui abbiamo avuto l’occasione di vedere e fotografare la balena franca, esperienza veramente emozionante. Essendo inoltre alloggiati presso l’Estancia Punta Delgada (situata in uno dei posti più reconditi della peninsula) abbiamo avuto la possibilità, accompagnati dalla loro guida, di passeggiare per ore fra le colonie di Elefanti e Leoni marini. Grandi assenti sono stati però i Pinguini di Magellano, i quali a fine agosto non avevano ancora popolato le “pinguinere” del posto, motivo per cui, per chi ama questi simpatici pennuti, è consigliato un viaggio a stagione più inoltrata.
La seconda tappa ci ha condotti verso il profondo sud, a Ushuaia – la “Fin del mundo”, a partire dalla quale abbiamo avuto dapprima accesso al Canale del Beagle ed in seguito al Parco Nazionale della Tierra del Fuego con tanto di pagaiata contro vento fino alla Baia LaPataia ed al famigerato cartello della fine della panamericana. Consigliatissima la tappa a “la Cocina del Freddy” per una cena a base di granchio reale.
Il nostro viaggio ha poi proseguito verso El Calafate, dove ci aspettava il ghiacciaio Perito Moreno ed i suoi colori spettacolari. Irrinunciabile è il Minitrekking che ti permette di arrampicarti con i ramponi attraverso la parete sud del ghiacciaio.
L’avventura è in seguito proseguita a El Chalten con i suoi sentieri infiniti ed i suoi paesaggi mozzafiato. Per poterne godere appieno bisogna un po’ faticare ed essere pronti ad ogni clima ma il Cerro Torres e il Fitz Roy valgono tutti i km camminati.
Ci siamo poi diretti in Cile, al Parco Nazionale del Torres del Paine, dove abbiamo beneficiato del pacchetto wildlife safari dell’EcoCamp. L’EcoCamp è situato alla base del Cerro Torre, la montagna più famosa del Parco Nazionale di Torres del Paine. Concepito come struttura a basso impatto ambientale, le camere sono dei “domes” riscaldati con stufe a legna, la cucina (assolutamente squisita) utilizza prodotti locali e di stagione ed il segnale telefonico è completamente assente così come il segnale wi-fi; l’ideale per chi vuole disintossicarsi dalla vita quotidiana.
Il programma EcoCamp offre escursioni quotidiane di differente grado di difficoltà sempre accompagnati da guide competenti, pronte ad adeguare il programma se il clima rigido ed il “viento patagonico” non permettono il corretto svolgimento delle attività previste. “Highlight” del soggiorno all’EcoCamp è stato sicuramente l’avvistamento del puma andino.
Le nostre peripezie sono infine terminate a Buenos Aires. Per il noi il rientro in città è stato, dopo tre settimane in Patagonia con i suoi spazi sconfinati, un vero trauma, motivo per cui non abbiamo goduto di questa bella città (molto europea) come meritava. Sicuramente diverso dal solito è stato lo spettacolo di Tango che consigliamo anche a chi, come noi, non ne capisce nulla!
Per concludere: ANDATECI e rivolgetevi a Tim per organizzare il vostro viaggio in questa terra magnifica che difficilmente vi scorderete.
A presto!
Alice & Alessandro
Nord Argentina
Ciao Tim,
come a tuo desiderio, ti diamo qualche indicazione ed impressione del nostro viaggio in Argentina, durato dal 25 agosto (partenza da Milano) all’8 (anzi al 9) settembre 2017. Il volo di andata è andato bene. Al ritorno abbiamo subito i ritardi e gli annullamenti dovuti allo sciopero del giorno prima della nostra prevista partenza messo in atto dal personale che si occupa delle valigie. Siamo dunque potuti partire il giorno seguente e abbiamo avuto così la possibilità di visitare San Paolo grazie a un tour city ben organizzato evidentemente all’ultimo da Tim, fermandoci a dormire in questa città, in un hotel vicino all’aeroporto.
Quando siamo arrivati a Buenos Aires siamo stati accompagnati da una guida parlante italiano per una mezza giornata di visita della città. E’ stato molto utile, così che nella parte finale del viaggio – quando siamo rimasti a Buenos Aires per altri tre giorni – sapevamo già come muoverci e cosa approfondire.
Il giorno dopo l’arrivo a Buenos Aires con un volo interno siamo arrivati a Salta e quel giorno siamo stati accompagnati da un’altra guida parlante italiano (Cecilia), che ci ha fatto visitare la città ed accompagnati durante la visita al bellissimo Museo dell’Alta Montagna (imperdibile ed emozionante).
A Salta abbiamo conosciuto la guida che poi ci avrebbe accompagnato per tutto il resto del tour fino a rientrare dopo ca. una settimana sempre a Salta, per poi ancora tornare a Buenos Aires. Ma andiamo con ordine.
Da Salta, con la nostra guida David (ex camionista che nel 2001, a causa della grave crisi economica che aveva colpito Argentina, aveva perso il lavoro e che con grande spirito di iniziativa si è riciclato facendo la guida in quei posti in cui precedentemente si occupava di trasporti con il suo camion) siamo partiti per la Quebrada di Humahuaca, lasciando la Finca Valentina, piccola struttura bellissima dove la sera abbiamo cenato e gustato un coniglio buonissimo. David ha subito dimostrato di sapere moltissime cose e il fatto che anche lui parlasse italiano ci ha molto facilitato nelle domande e risposte. La sua guida è sempre stata prudente ed attenta, lasciandoci il tempo necessario per goderci tutti quei paesaggi unici e che continuamente cambiavano. Da Salta siamo arrivati a Iruya, passando dalla Quebrada Humauaca; siamo giunti sul posto verso sera e l’ultimo raggio di sole ha illuminato la bella chiesetta gialla. Il paese è molto carino, in salita, con ciottolato e un cimitero – ma non triste – dietro l’hotel, fatto come tutti gli altri cimiteri della zona, con l’oratorio in mezzo e tombe sparse, anche su più piani, con tanti fiori finti colorati.
Il giorno seguente siamo ripartiti rifacendo in senso inverso la Quebrata di Humahuaca, ma fermandoci nei vari paesini tipici (anche se forse un po’ troppo turistici, ma patrimonio mondiale dell’UNESCO). Durante il percorso ci siamo soffermati anche a visitare Tilcara e Uquia (con una chiesetta carina e gelida, grazie ai materiali usati), andando a mangiare da Olga, pranzo casalingo squisito con prodotti del suo giardino. Abbiamo anche comperato da lei bella coperta di lana di lama. Tra i vari punti di interesse abbiamo anche visto il Cerro dei 7 colori, con vicino un altro caratteristico cimitero. Abbiamo pernottato a Purmamarca, paesino carino, anche se anch’esso con le bancarelle un po’ troppo turistiche. La struttura era molto bella e tranquilla, a ca. 20 minuti a piedi dal centro. La mattina seguente abbiamo fatto una bellissima passeggiata alle 09.00 di ca. 45 min., vedendo colori bellissimi; non c’era nessuno, dato che la gente – inspiegabilmente o forse tipicamente 😊 – arrivava più tardi, quando fa caldo ed i colori sono meno belli.
Da Pumamarca è iniziato il vero viaggio, nella direzione di Tolar Grande, passando da paesaggi unici, come Salinas Grandes, San Antonio de los Cobres (dove abbiamo pranzato), il deserto dei cristalli e il deserto rosso che visto al tramonto esaltava i suoi incredibili colori. L’altezza cominciava a farsi sentire, ma bastava mangiare leggero ed evitare sforzi, bere in abbondanza e tutto andava ed è andato bene! Arrivati a Tolar grande abbiamo dormito per la prima volta sopra i 3000 m e di notte la sensazione diversa si è sentita (battito cardiaco un po’ più accelerato, ma nulla di trascendentale); ancora una volta è bastato non stramangiare, evitare l’alcol e non fare sforzi e bere tanta tanta acqua naturale. Il giorno seguente siamo proseguiti verso El Penon, la regione senza dubbio più emozionante con paesaggi mozzafiato. Sull’altopiano della Puna non cerano turisti; neppure gli argentini arrivavano fin li. I grandi pullman si fermano nella Quebrada di Humahuaca. Eravamo solo noi due e David, nel silenzio e la pace delle alture andine. Per lunghi tratti non arrivava la linea telefonica e non c’era alcun wifi (ma David aveva con sé sempre il satellitare e regolarmente notificava all’agenzia con mezzi tecnici dove ci trovavamo). Qui i paesaggi lasciano di stucco, grandi salar e saline, con paesaggi dove ad un certo punto è comparsa anche il mistico vulcano di Llullailaco, dove era stata trovata la tomba dei tre bambini conservati a Salta nel Museo dell’Alta Montagna: un vulcano di quasi 7’000 m, con la neve. Al Penon siamo rimasti due notti; come al Tolar Grande la notte la temperatura scendeva sotto lo 0 termico, ma durante il giorno vi era un’escursione termica enorme, arrivando anche a 30 gradi. Il clima è sempre stato secco. Al Tolar Grande c’erano per la notte delle stufe elettriche, mentre al Penon le camere erano riscaldate da delle stufe a legna che con lunghi tubi davano una certa temperatura, senz’altro sufficiente, per non avere freddo. Tolar Grande e El Penon sono alimentati da un generatore; a El Penon il generatore funzionava solo dalle 17.00 alle 23.00 e con esso anche un lento wi fi. Come detto la zona del Penon è stata senza dubbio quella più bella ed emozionante, con dei paesaggi molto vari, dalla sabbia, alle colate laviche di basalto e di pomice, con laghetti che si dipingevano del colore delle montagne vicine e del cielo, rosso e blu; il nero della contrastava con la la vegetazione di un giallo intenso e le montagne rosse e verdi. Stupendo. Non sono mancati gli animali, compreso alcuni fenicotteri, soprattutto bianchi; e poi c’erano gli asini, i lama, le delicate vegonie.
Alla partenza dal El Penon avevamo capito che il top del tour lo stavamo lasciano alle spalle, anche se certi che avremmo visto altri paesaggi molto belli ma forse meno emozionanti.
Siamo dunque partiti per la direzione di Cafayate, dove finalmente abbiamo potuto bere un buon Malbec, vino corposo e che richiama la terra. A Cafayate l’albergo era molto bello, ma abbiamo cenato fuori (consigliabile), in un ristorante buonissimo, dove abbiamo gustato per la prima volta l’agnello, constatando che non aveva alcun gusto di selvatico.
I vigneti di Cafayate, con alcuni cactus nel loro mezzo, erano variegati e tenuti benissimo, con le cantine attorno, dalle più vecchie a quelle nuove.
Il giorno seguente abbiamo visitato altre due Quebrada, de la Concias e de las Flechas, per poi arrivare in serata a Molinos, paesino molto carino, con una chiesetta caratteristica. L’hotel era molto bello e ci siamo fermati a cenare, anche perché di alternative non ce n’erano.
Il giorno seguente siamo partiti per rientrare a Sata, passando dal bellissimo ed imperdibile paesino di Cachi, con il suo Cabildo e la chiesa, costruzioni caratteristiche dell’Argentina, che peraltro avevamo cominciato a vedere a Salta e abbiamo ritrovato a Buenos Aires. A Cachi abbiamo pranzato e assaporato un capretto divino, squisito, da non perdere: neppure lontanamente si poteva percepire un gusto di selvatico.
Giunti a Salta abbiamo voluto cenare in centro, al ristorante Dona Salta, molto buono, con la favolosa carne argentina. La sera abbiamo un po’ girato, ma l’ambiente non ci ha entusiasmati e pertanto siamo rientrati alla Finca Valentina, dove ancora una volta ci siamo trovati molto bene.
Il giorno dopo abbiamo finalmente riposato un po’ per poi prendere l’aereo nel primo pomeriggio e ritornare a Buenos Aires.
A Buenos Aires siamo rimasti tre giorni; la città è particolare, siccome è fatta di quartieri che sono molto diversi fra loro.
E’ una grande città, ma la nostra impressione è che fossero tante città vista la diversità tra un quartiere e l’altro.
Puerto Madeiro è oggi un quartiere moderno. In quella zona abbiamo mangiato due volte, talmente era buono il manzo e il vino che lo accompagnava (Las casa de las Lilas). Porto Madeiro è un quartiere molto bello, da visitare la sera, con il ponte di Calatrava e tanti baretti. Il giorno dopo abbiamo visitato il centro, con la Casa Rosada, il Cabildo (rifatto) e altro. La Calle Florida un po’ decadente. Nei giorni a seguire abbiamo visitato anche gli altri quartieri, come detto molto diversi fra loro, compreso Palermo vecchia.
Una sera abbiamo visto uno spettacolo di tango all’Esquina de Homero Manzi e un’altra sera abbiamo visto uno spettacolo Jazz di altissima qualità al Torquato Tasso (locale tipico per il jazz e gli spettacoli di musica analoghi, ma in un quartiere che è meglio raggiungere in taxi la sera). Non abbiamo neppure mancato la visita al cimitero monumentale, il Museo di Evita, il Museo dell’arte sudamericana e altro ancora, come la Boca.
L’ultimo giorno avevamo programmato di visitare un ulteriore museo, ma siamo stati avvisati che il nostro volo di rientro in Italia, passando nuovamente per San Paolo, previsto nel tardo pomeriggio era stato annullato; così abbiamo dovuto recarci subito all’aeroporto per trovare un’alternativa che inizialmente sembra avessimo trovato, per poi gradualmente capire che a San Paolo non avremmo mai preso la coincidenza per Milano e si prospettava dunque la necessità di pernottare a San Paolo. Nulla di male, anzi. A seguito del forzato pernottamento a San Paolo e grazie al fatto che in quei giorni molti brasiliani avevano fatto vacanza, siamo riusciti a spostarci direi agilmente su strade che usualmente sono intasate! Abbiamo così messo a frutto un’intesa visita di 5 ore della città , organizzata all’ultimo minuto da Tim. Siamo stati accompagnati da una guida parlante inglese e spagnolo, competente e gentile, che ci ha fatto visitare in particolare il centro, il quartiere cinese e la grande via dove si alternano palazzi, grattacieli e piccole costruzioni di inizio 1900.
La sera avevamo il volo per Milano e siamo arrivati tempestivamente all’aeroporto per evitare problemi.
Il giorno dopo siamo arrivati a Milano e poi rientrati a casa, con dei ricordi indelebili, soprattutto della Puna.
Tim ci ha sempre seguiti ed in caso di necessità è sempre stato reperibile e disponibile.
Carla e Alberto
Patagonia
Patagonia: tra mare e montagne
Eravamo interessati alle bellezze dell’Argentina e su consiglio di amici ci siamo rivolti a Tim Travel Tours come specialista per viaggi in Sudamerica.
Sentite le nostre esigenze Tim ci ha preparato un programma su misura con tanto di voli, hotel e vari spostamenti per il tempo a nostra disposizione.
Abbiamo iniziato il nostro viaggio a Buenos Aires per poi spostarci in aereo fino a Comodoro Rivadavia. Da lì ci siamo spostati con una macchina a noleggio verso Nord, fermandoci qualche giorno nella splendida Bahia Bustamante per poi passare alla colonia di pinguini di Punta Tombo e arrivare fino alla penisola di Valdes.
In seguito abbiamo passato un paio di giorni a Ushuaia per poi volare nella zona di El Chalten per alcuni trekking nella zona delle famose vette del Fitz Roy e del Cerro Torre, ritornando poi a El Calafate per lo splendido ghiacciaio Perito Moreno.
Per finire abbiamo terminato il nostro viaggio con la visita alle bellissime cascate di Iguazu sia dalla parte argentina che da quella brasiliana.
Il viaggio è stato stupendo e l’organizzazione di Tim in collaborazione con agenzie locali è stata perfetta, sia per quanto riguarda gli alberghi che per i vari spostamenti e le attività proposte.
Un grazie di cuore e ci risentiremo presto per la prossima avventura!
Camilla, Nadia e Brunetto
Brasile
Un viaggio in Brasile comporta una scelta, vista l’ampiezza del territorio. Noi abbiamo scelto l’opzione natura concentrandoci su paesaggi, vegetazione e animali in due regioni del Paese: il Maranhào e il Mato Grosso.
L’estensione territoriale, la biodiversità, le ricche coltivazioni e l’esubero di acqua sono sorprendenti. Abbiamo visto molti animali tra cui il giaguaro, l’anaconda gialla, il formichiere, il tapiro e molti molti uccelli con dei piumaggi coloratissimi e bellissimi.
Le Lençois Maranhenses sono spettacolari e solo una visione aerea riesce a mostrarne la grandezza: fare il bagno poi in una laguna di acqua fresca e cristallina da soli, nel silenzio è un’esperienza unica!
Il Pantanal è difficile da descrivere tanto è bello: ogni giorno scopri animali e piante nuovi: pescare i pirania, vedere il giaguaro che trasporta un caimano e l’acquila che afferra un pesce sulla superficie dell’acqua sono scene che rimarranno impresse nella mente per lungo tempo e che ricorderai sempre con grande piacere.
Inoltre la cucina è ottima: abbiamo mangiato carne e pesce deliziosi accompagnati da squisiti contorni!
Grazie mille Tim per averci organizzato un’altro viaggio indimenticabile! Franca, Luca & Matteo
Perù, Argentina e Cile
Abbiamo chiesto a Tim di organizzare il nostro viaggio di nozze in Sud America a Settembre. È persino venuto a casa nostra per discutere i dettagli del viaggio.
Tutto è stato preparato al meglio, dal nostro arrivo a Lima, agli spostamenti, le guide, gli hotels, le escursioni. Tutto ha funzionato alla perfezione.
Nel caso ci fossero stati dei problemi Tim ci aveva dato dei contatti locali del luogo e si era detto disponibile a essere contattato in ogni momento.
Più volte durante il viaggio ci ha scritto per sapere come stava andando. Non abbiamo dovuto pensare a niente, se non a mangiare, camminare e dormire.
Abbiamo fatto la Valle Sacra degli Incas, Machu Picchu e Cusco in Perù. In Argentina le cascate di Iguazù, El Calafate e Buenos Aires. In Cile siamo stati nel Parco Nazionale di Torres del Paine (dove abbiamo avuto la fortuna di poter osservare da vicino il puma andino!!).
Lo consigliamo vivamente se volete fare una vacanza e godervela appieno!
Elia & Barbara
Viaggio in Perù
I Segreti degli Inca
Ciao Tim,
Siamo appena tornati dal nostro viaggio in Perù e ne siamo davvero entusiasti!
Siamo rimasti colpiti dai magnifici paesaggi che offrono le Ande, ed è stato emozionante andare alla scoperta dei vari segni lasciati dall’incredibile civiltà Inca.
Primo fra tutti il misterioso Machu Picchu, che è senza dubbio uno dei luoghi più magici al mondo.
È stato bello iniziare l’avventura con il sacco in spalla, ma è stato altrettanto bello sapere di poter contare, nella seconda parte del viaggio, sulle persone fidate e gli ottimi servizi organizzati della Tim Travel Tours.
Tutto è andato per il meglio e non vediamo l’ora di poter ripartire!
Le destinazioni che abbiamo visitato durante il nostro viaggio sono: Lima, Arequipa, Cañon del Colca, il Lago Titicaca, Cusco, il Valle Sacro degli Incas e il santuario del Machu Picchu.
A presto!
Melissa e Andrea
Viaggio in Perù
Cosa c’è sotto l’albero il 24 Dicembre? Un bel viaggio in Perù con la mia migliore amica. Un volo per Lima con partenza alle 23:55, giusto il tempo di alzarsi in volo e brindare. Il volo è lungo, 12 ore, ma è notte e si dormicchia qui e là.
Il 25 Dicembre veniamo catapultate a Lima con un bel calduccio e accompagnate in un delizioso Hotel nel quartiere Miraflores; in attesa che la guida venga a prenderci andiamo a fare due passi e succede la prima cosa simpaticissima, ci dirigiamo al Mercato Inka che è chiuso perchè è Natale, seduta al di là del cancello chiuso c’è una guardia privata che legge e che ci dice che piu’ tardi il Mercato aprirà ma che se vogliamo entrare ci apre perchè ci sono due venditori che stanno aprendo i loro banchi e cosi’ entriamo e facciamo due chiacchiere con queste amabili persone. Il pomeriggio lo dedichiamo al Museo Larco che è veramente interessante e si trova in bellissimo posto con un giardino avvolgente. Uscite dal Museo gironzoliamo per la città e passeggiamo sul piacevole lungomare stracolmo di gente. Primo giorno a Lima positivo!
Il 26 Dicembre voliamo verso Arequipa che si trova a 2400 metri s.l.m. per iniziare ad ambientarci per la salita verso gli altopiani andini; Arequipa è deliziosa e il Monastero di Santa Catalina è a dir poco affascinante; in questa cittadina si passeggia sentendosi subito a casa propria.
Il 27 Dicembre si parte per Puno in autobus attraverso la Cordigliera delle Ande, costeggiando vulcani, laghi, lama, alpaca, vigogne e paesaggi incantati e ci si alza di parecchio….e si comincia a non sentirsi tanto bene; l’altitudine colpisce………….circa 3800 metri e oltre! Il 28 ci si imbraca a Puno e si comincia la navigazione del lago Titicaca, immenso, infinito e con le acque scure e mosse, non è inquietante ma è bello, anche esso affascina; ci fermiamo a Uros, un’isola flottante e cioè poggiata su radici compattate e lavorate dagli indigeni che chiacchierando mi dicono che hanno grandi problemi di artrosi……………..ma va? Vivono nell’acqua! E sull’acqua hanno negozi, scuole, medici, tutto o quasi.
Da Uros si va a Taquile, un’isola dove una simpaticissima famiglia di tessitori organizza per noi anche una danza di benvenuto e, nonostante il malessere dovuto all’altitudine la loro simpatia, la musica e i colori ci fanno stare bene. Si parte di nuovo e questa volta per l’isola Suasi, una meraviglia in mezzo al lago Titicaca; purtroppo piove a dirotto e noi stiamo malissimo ma l’Hotel e l’ospitalità sono cosi’ spontanee che ci sentiamo a casa, ci sediamo vicino alla stufa a legna a leggere e a fare le pigre, siamo qui per riposare e Suasi è di una calma avvolgente. Il giorno dopo torniamo a puno, stiamo un po’ meglio e razzoliamo per la città e troviamo il presepe con i lama al posto delle renne….ahahahah…………..fantastico! I peruviani sono un popolo delizioso, gentilissimi, spiritosi, modesti e riservati, ci si sta proprio bene!
Il 30 si parte in bus da Puno in direzione Cusco con fermate in varie località archeologiche da non perdere ma, soprattutto, non si deve assolutamente perdere la fantastica chiesa di Andahuaylillas, non si puo’ proprio non vederla, è una meraviglia! Siamo contente di essere arrivate a Cusco per vari motivi ma, primo in assoluto, è piu’ in basso di Puno….finalmente! Il 31 visitiamo i siti archeologici intorno a Cusco e il centro storico e poi la sera andiamo a festeggiare con i Cuschegni in Piazza des Armes con fuochi, balli, corse intorno alla piazza e tanta, tantissima felice confusione tanto da non sentire neanche piu’ il freddo pungente. Salutare il nuovo anno cosi’ non è da tutti, ci siamo piaciute :-)!
Il primo giorno del 2017 inizia l’avventura che ci porta a esplorare la famosa Valle Sacra passando attraverso l’altopiano del Chinchero e passando per il sito archeologico di Moray, il piu’ bello dopo il Machu Picchue le spettacolari Salines di Maras…..raccogliere sale in mezzo alle montagne……….strano per una come me nata al mare…ehehehe! Arriviamo a Yukai in un Hotel da favola!
Il giorno dopo si visita il sito di Ollantaytambo e il Paese ancora tutto Inca; affascinanti entrambi, dopodichè un passaggio al mercato di frutta e verdura di Urubamba dove un bimbo rideva di noi perchè fotografavamo le patate e le verdure; non è ancora un mercato turistico e quindi è veramente bello. Via verso l’Hacienda dove i proprietari (moglie e marito) dopo averci fatto visitare il luogo si siedono a tavola con noi mangiamo insieme 7 assaggini (porzionicine perfette per farci assaporare tutto) di pietanze tipiche peruviane, infatti il cibo merita qualche parola a parte; in Peru’ si mangia veramente bene, è la patria delle patate, della quinoa, dell’amaranto con verdure e frutta sempre fresche e buonissime.
E’ arrivato il 3 gennaio e finalmente si parte per il Machu Picchu, attraverso Agua Calientes, dove si arriva con uno spettacolare treno diesel e da li’ si sale su un bus che in 20 minuti ti porta in un Mondo incantato, immerso in un panorama da film e c’è il sole! Bisogna andarci e vederlo il Machu Picchu, non c’è racconto e non esiste foto che possa rendere l’idea! Pace per l’anima e agitazione per lo sguardo….bellissimo! Ovviamente l’ultima mezzora becchiamo l’acqua…eheheh non poteva esserci il sole tutto il giorno ma, non ce ne andiamo finchè non facciamo la fila per avere il timbro del Machu Pichu sul passaporto, non si puo’ non averlo.
Torniamo a Cusco e poi a Lima, la vacanza sta finendo, il viaggio volge al termine ma fino all’ultimo istante ci riserva sorprese stupende e ci fa scoprire ancora Lima, il suo centro storico meraviglioso e il Monastero di S. Francesco con una biblioteca antica mozzafiato! Dobbiamo proprio rientrare a casa ma cio’ che ci riportiamo dentro di noi mai nessuno potrà cancellarlo………………è stata un’esperienza unica come ogni viaggio, ogni popolo, ogni vacanza ma lo è stata anche perché ottimamente organizzata.
Caro Perù rimarrai in noi per sempre!
Antonella & Silvia
Viaggio in Patagonia
Ciao Tim, siamo rientrati bene anche se saremmo stati volentieri ancora un po’ in Argentina.
Il nostro viaggio in Patagonia è andato molto bene e l’organizzazione ottima! È funzionato tutto bene: puntualità e cortesia, gli alberghi erano belli, in particolare quelli di Puerto Madryn, Ushuaia, Calafate e Iguazù. Le escursioni ci sono pure piaciute molto e abbiamo avuto anche fortuna col tempo.
Le escursioni in privato sono andate molto bene: guide competenti e molto gentili. Si abbiamo visto le balene e un piccolo ci ha “speronato” col muso più volte e proprio dove eravamo seduti Cédric ed io (allungando la mano avremmo potuto toccarlo). Una bella esperienza. poi già dalla riva le si potevano vedere in lontananza che facevano alcuni balzi! proprio bello!!!
Minitrekking: simpatica l’idea del whiskey!!! pf. poi l’arrivo era vicino a stomaco vuoto e con il dolce al cioccolato ha fatto subito effetto. La sorpresa è stata proprio carina e il ghiacciaio è impressionante!!!!!
Il viaggio, la meta ci sono piaciuti moltissimo quindi prima o poi organizzeremo un altro viaggio da quelli parti, magari in Brasile :-))).
Grazie per l’ottimo lavoro svolto e per i consigli che ci hai fornito!!!
Cari saluti!
Manu e Cédric
Bolivia
Il nostro viaggio in Bolivia è stato bellissimo, per tanti motivi e per tanti significati. Dapprima ci complimentiamo con Tim per l’ottima organizzazione del viaggio, visto che tutto si è svolto come preventivato e pianificato, ma anche perché ha saputo sopperire a cambiamenti e imprevisti accorsi. Le guide e gli autisti che ci hanno accompagnato sono stati tutti di valido aiuto e sostegno, vorrei qui menzionare Fabian l’autista che ci ha accompagnati nel Salar de Uyuni e per il suo fantastico pic-nic organizzato nel bel mezzo del biancore e del paesaggio sorprendente in cui eravamo immersi. Ci sono stati molto di aiuto anche Ivonne e Litzy tra Santa Cruz, Sucree La Paz. Molto apprezzato è stato, ad esempio, l’hotel Samary consigliato a Sucre. Per il resto cosa dire? Eravamo al nostro secondo viaggio in Bolivia, ma stavolta l’itinerario è stato vario e articolato. Siamo è partiti da Santa Cruz (città a cui siamo affezionati per tanti motivi), siamo passati per Sucre, abbiamo raggiunto Uyuni, attraversato il Salar, visitato La Paz, e inoltrati nella giungla su una barca solcando il Beni in pieno Parco Madidi. Abbiamo visto paesaggi pieni e caotici come quelli della giungla, con animali e piante di tutte le specie, paesaggi lindi e puri come quelli del deserto di sale, vulcani, città bianche, necropoli, piazze lussuriose, colori vivaci, assaggiato cibo saporito e vario, conosciuto persone gentili e disponibili. Siamo rientrati a casa con la convinzione che presto ci ritorneremo, e sicuramente ci avvalleremo ancora della consulenza, conoscenza e professionalità, offerta da Tim e dalla sua struttura. Domenico, Giuliana e David