Le Cascate di Iguazú
Le Cascate di Iguazu (o Iguaçu in portoghese), sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco oltre trent’anni fa e sono state premiate nel 2011 come una delle sette meraviglie naturali del mondo.
Quella del rio Iguazu (nome che deriva da Yguazú che, in lingua Guaraní, significa grande acqua) è la riserva sotterranea d’acqua dolce più vasta del mondo, milioni e milioni di metri cubi d’acqua che precipitano e diventano vapore acqueo, uno spettacolo mozzafiato incorniciato da bellissimi arcobaleni e da una folta vegetazione.
Le cascate dell’ Iguazú sono formate da 275 salti d’acqua che raggiungono 80 metri d’altezza. La “Garganta del Diablo”, accessibile dalla parte argentina, è il salto più alto e spettacolare. Alla “Garganta del Diablo” si accede prima in treno fino alla stazione Garganta del Diablo e poi si cammina lungo le passerelle che percorrono 1’100 metri fino a raggiungere le terrazze panoramiche situate proprio sul bordo del precipizio. Da qui si gode la miglior vista sulle cascate. Questo percorso è chiamato “paseo superior” mentre esiste anche la possibilità di visitare le cascate da un’altra prospettiva “paseo inferior” dalla parte brasiliana.
Il Parco Nazionale dell’Iguazú è una foresta pluviale situata al confine fra Argentina, Brasile e Paraguay. Il confine tra questi due paesi è tracciato dallo stesso fiume Iguazú. La parte argentina del parco si trova nella provincia di Misiones mentre quella brasiliana si trova nello stato del Paraná.
La fauna selvatica del parco comprende numerose specie animali e vegetali. Tra gli animali troviamo giaguari, tapiri, ocelot, formichieri, aquile della foresta, jaguarondi, tucani e molte specie di bellissime farfalle.
Nella provincia di Misiones, a 3 ore d’auto dalle cascate dell’Iguazú, troviamo le famose Missioni Gesuitiche di San Ignacio Miní, fondate dai gesuiti nel secolo XVII con lo scopo di evangelizzare i nativi guaraní. Queste missioni sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1984. Nel 1631 la maggior parte delle riduzioni furono assediate e distrutte dai Bandeirantes (rappresentanti dei coloni spagnoli e portoghesi ) che cominciarono a vedere queste missioni dei gesuiti scomode e potenziali minacce per i loro affari economici. La missione di San Ignacio Miní rimane la rovina meno danneggiata dalle guerre e dai saccheggi.
Sempre nella provincia di Misiones troviamo a 330 km da Puerto Iguazú un’altra meraviglia naturale, i Salti del Moconá. Si tratta di un canyon di 3 km di larghezza, con cascate di acqua parallele al suo letto, che la diffiere da quella di Iguazú, già che la caduta dell’acqua questa volta non è verticale ma orizzontale. L’area dei Salti di Moconá è considerata Parco Provinciale e viene denominata Biosfera Yabotí.
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