Tour Cile e Bolivia
Questo viaggio che combina il Cile con la Bolivia o viceversa è sicuramente uno dei nostri migliori itinerari. Si tratta di un’esperienza unica tra Terra e Cielo che vi condurrà attraverso i più affascinanti paesaggi andini, un Overland attraverso gli sconfinati altipiani andini formati da deserti, vulcani, saline, lagune colorate, geyser e da piccoli villaggi tradizionali costruiti in adobe.
Un itinerario di 16 giorni che comincia a Santiago del Cile e termina in Bolivia sulle sponde del Lago Titicaca. Il programma se si desidera può essere invertito cominciando il tour da La Paz e terminandolo a Santiago.
Visiteremo due delle regioni più spettacolari del continente sud americano, il Deserto di Atacama e il Salar de Uyuni, il deserto bianco formato da sale.
Il viaggio è organizzato in servizio privato, con guide e trasporto privato. In Cile possiamo offrire servizi guidati in italiano mentre in Bolivia il tour del Salar verrà organizzato con solo un autista parlante spagnolo, senza guida accompagnante (opzionale).
Da prendere in considerazione che si tratta di un viaggio “overland” attraverso piste sterrate, deserti e regioni d’alta quota, con un clima andino rigido dove è possibile confrontarsi con fattori non prevedibili come scioperi, manifestazioni, etc. Per questo viaggio è quindi richiesto un maggior spirito di adattamento.
Nella stagione delle piogge che comincia a Novembre e termina alla fine di Marzo la presenza d’acqua nel Salar de Uyuni può complicare l’accesso a Tahua e a alla Isola di Incahuasi ma offre comunque uno spettacolo unico, il salar allagato che crea riflessi di luce spettacolari.
Giorno 1 & 2
Partenza da Milano Malpensa o da Zurigo. Volo di linea. Arrivo il mattino seguente all’aeroporto di Santiago del Cile. Ricevimento e trasferimento in hotel. Nel pomeriggio visita della città, chiusa in una paesaggistica conca nel pieno di cuore delle Ande, per scoprire il centro storico e coloniale ed i grandi quartieri moderni dalla vita movimentata. Pasti liberi. Pernottamento a Santiago.
Giorno 3
Trasferimento in mattinata presto in aeroporto e volo su Calama. Ricevimento e trasferimento al villaggio di San Pedro de Atacama. Lungo la cordigliera delle Ande, salendo sempre di più e ammirando la diversità dei paesaggi e dei colori, si raggiunge San Pedro de Atacama, città oasi a 2436m d’altitudine. Perduta nel cuore del deserto del Nord del Cile, ai piedi del vulcano Llicancahur (5916m, situato in Bolivia), è stata un grande centro di quella cultura atacamena che precedette nella regione l’arrivo degli Incas prima, degli spagnoli poi. Nel pomeriggio attraversiamo la Death Valley o Valle de la Muerte e ci arrestiamo “alle tre Marie„, curiosa formazione rocciosa che assomiglia ad una statua. Paesaggi lunari, vallate della morte, gli aggettivi non mancano per designare questi luoghi senza vita. Ma la vita c’è, basta avere la pazienza di il fondo delle valli tortuose e un’esplosione di verdi oasi si offrirà ai nostri occhi! Raggiungiamo la Valle della Luna prima del tramonto, per godere della penombra fascinosa dalla grande duna. Rientro a San Pedro in serata. Pasti liberi. Pernottamento a San Pedro.
Giorno 4 & 5
Escursione sull’altopiano alle lagune Miscanti (4200m) e Miñiques, famose per il loro colore blu profondo e la vista spettacolare dei picchi omonimi, che culminano a 5622 e 5910m. Sulla strada del ritorno visiteremo il villaggio di Toconao, caratterizzato da un originale campanile, e la laguna salata di Chaxa, dove flora e fauna si sono adattati al clima del deserto. Potremo osservare importanti colonie di fenicotteri rosa ed attendere lo spettacolo del tramonto, quando il cielo cambia colore e ne assume molti insieme: porpora, rosso, rosa, l’arancio, oltre alle varie tonalità di azzurro… Il 5° partenza di primo mattino verso i geyser del Tatio: a 4320m d’altitudine, proprio prima dell’alba, i geyser si svegliano! L’aria ancora fresca crea fumarole che possono raggiungere 10 m e 85°C, condensandosi al contatto del calore espulso. Camminando tra i vapori si notano a terra curiose concrezioni causate dai geyser, vicine tra di loro ma di vari colori. Rientro a San Pedro de Atacama, un centro pieno di fascino, nel quale si vive al rallentatore. E’ bello avere la possibilità di passeggiare tranquillamente attraverso l’abitato… Visita del villaggio (la vecchia chiesa dal tetto in legno di cactus, , il vivace mercato locale) e dei siti nelle immediate vicinanze. Il pukará (fortezza) di Quitor, del IX-XII secolo, dai cui bastioni ammirare il panorama su 360°: le Ande in primo piano, la montagna di sale sul fondo ed ai piedi la fertile vallata attraversata dal fiume San Pedro. Il sito archeologico di Tulor, un villaggio circolare dalle abitazioni di argilla collegate tra loro, che data 800 a.C. Pranzo al sacco il 4° giorno e in ristorante il 5° giorno compresi, cene libere. Pernottamento a San Pedro.
Giorno 6
Un transfer privato ci porta alla frontiera con la Bolivia, dove ci attendono i veicoli 4X4 per entrare nei deserti vulcanici del sud boliviano attraverso il colle-frontiera di Hito Cajon. I terreni lungo il tragitto sono molto colorati: rocce rosse e nere con zone gialle di zolfo. Si scoprono le lagune dopo una piega del terreno: distese blu verde nel mezzo di un paesaggio dalle tinte scure. La Laguna Verde con le sue superbe acque smeraldo si stende ai piedi del perfetto cono vulcanico Llicancahur , un paesaggio unico e di grandiosa bellezza che affascinò gli Inca che lo considerarono sacro. Poco più avanti un’altra grande estensione si apre di fronte a noi: la valle delle signore del deserto, seguita dalle Terme di Polques, piccole sorgenti d’acqua termale a 30°C, dove potremo goderci un bagno e consumare un pranzo al sacco. Poi via verso i geyser del “Sol de Mañana”: fumarole, sorgenti di acqua calda, giri di lava, sbuffi di vapore sulfureo. Ci attende un tragitto lungo gli altipiani (altitudine media 4 500m) che offrono al viaggiatore lo spettacolo di deserti dai colori sempre diversi. Ecco infine la Laguna Colorada (4 278 m). Il nome è veramente appropriato! Il suo colore è rosso, si tratta infatti di un bacino ricco di alghe rosse e minerali di borace che danno la tipica colorazione alle sue acque. La laguna è immersa in un paesaggio lunare dai forti bagliori e dai riflessi multicolori. Ospiti del luogo piccole greggi di vigogne e, meraviglia tra le meraviglie, una colonia di quarantamila fenicotteri rosa che aggiungono colore al colore: uno spettacolo mozzafiato! Pranzo al sacco. Cena e pernottamento a Ojo de Perdiz, piccolo villaggio situato nel cuore dei sontuosi paesaggi del deserto di Siloli.
Giorno 7
La mattina è dedicata al “ramillete de lagunas”, letteralmente il bouquet di lagune: Ramadita, Honda, Chiarkota, Hedionda e Cañapa. Potremo avvistare e fotografare una grande quantità di fenicotteri rosa, delle tre specie esistenti nella zona, gabbiani andini, anatre ed altri uccelli. Lo scenario è stupendo: le lagune fiancheggiate da vulcani spesso coperti di neve che nella parte meno alta presentano una fascia verde per terminare nei minerali ocracei che i venti hanno disegnato in millenni, o nei colori rari che provengono dal borace e dallo zolfo. Pranzo a San Pedro de Quemes presso l’Hotel Tayka de Piedra. Dopo pranzo attraverseremo da sud a nord la regione più affascinante del deserto bianco, il Salar de Uyni, lontano dagli itinerari turistici. Attraversando la crosta di sale raggiungeremo Coquesa dove cominceremo la salita al Thunupa per godere di bellissime viste sul Salar. Una brevissima camminata porta al chullpar, grotta con antiche sepolture. Una guida locale ci spiegherà la storia delle mummie. Visita del Museo Chantani, con la sua mostra di cerámica: bizzarre forme di pietra che ricordano gli animali e le loro mummie. Cena e pernottamento all’Hotel Tayka de Sal.
Tra le 20h00 e le 22h00 organizzeremo una passeggiata notturna per osservare le stelle sotto il cielo più puro dell’America Latina. Questa attività si potrà realizzare solamente durante la stagione secca da Giugno ad Ottobre.
Giorno 8
Giornata dedicata ad un Salar poco conosciuto, il Salar Sensual. Come prima attività in mattinata potremo scegliere tra un trekking con i llamas oppure un breve tour in bicicletta. Terminata l’attività il nostro viaggio proseguirà attraverso la crosta di sale del Salar in direzione di Ch’jini, un villaggio molto poco visitato dai turisti nonostante la sua ineguagliabile bellezza. Chi lo desidera può ascendere alla “cattedrale”, un cumulo di circa 40 m di altezza dove c’è la Pukara, resti di pietre sovrapposte: residenze, silos, posti di avvistamento rendono probabile che si tratti di un forte di una antica civiltà della cultura Tiwanaku. La sfida è quella di salire fin sulla cresta del “Duomo”… garantita l’adrenalina nell’osservare alcuni dei più eccezionali punti panoramici del mondo. Segue la visita della grotta di Ch’jini, risultante da una formazione geologica subacquea calcarea, prodotto della dissoluzione del carbonato di calcio per il contatto con le acque sotterranee e meteoriche formato nella fase prima della glaciazione circa 16.000 anni fa. La bellezza e la fragilità di queste formazioni geologiche hanno costretto la comunità ad organizzare una visita a piccoli gruppi, non superiori a 5 persone. Dopo questa visita continueremo costeggiando le rive nord e ovest del Salar, con brevi soste in alcuni punti per rubare immagini di angoli poco noti al turismo (picnic a pranzo). Si tratta di un accogliente angolo del Salar Sensuale, con paesaggi di incomparabile bellezza, nel quale aleggia una presenza spirituale che promana dagli edifici di pietra ultramillenari che fanno immaginare il modo di vivere della popolazione ancestrale. Si riprende la strada del Salar per raggiungerne il centro, l’Isola Incahuasi: roccia vulcanica, cactus giganti ed una cima che funge da straordinario punto panoramico sulla pianura bianca di sale. Chi ne ha voglia può effettuare un’escursione di un’ora fino alla cima per godere dell’ eccezionale panorama a 360º Continueremo in seguito viaggio verso i Monticules de Sal de Colchani, ultima sosta nel Salar, per non mancare il tramonto. Dopo mezz’ora saremo ad Uyuni, città perduta negli spazi ventosi dell’altopiano in prossimità dei deserti ed importante nodo ferroviario. Nella giornata è previsto un pasto leggero. Cena libera. Pernottamento in hotel ad Uyuni.
Giorno 9 & 10
Trasferimento terrestre da Uyuni a Potosì (durata: 4 ore aprox). Check-in in hotel e pranzo a Potosì. Nel pomeriggio visita della città per conoscere questa bella città ricca di edifici colonial ben conservati e dichiarata, come Potosi, Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e della Casa de la Moneda, interessantissimo museo che illustra l’importanza dell’estrazione dell’argento dalla miniera del vicine Cerro Rico e la sua influenza sulla ricchezza degli Spagnoli e la nascita del capitalismo in Europa nel XVI secolo.
Le strade pedonali, le case coloniali dai colori vivi, i balconi in legno, la splendida cattedrale: tutto ricorda il ricco passato di questa città. Cena libera. Pernottamento a Potosì. Per chi non desiderasse dormire in città esiste la possibilità di pernottare in una hacienda di charme situata a 30 minuti dal centro.
Giorno 11
In mattinata visita alle miniere del Cerro Rico di Potosì. Tempo libero per il pranzo (non incluso). Dopo pranzo trasferimento in taxi privato a Sucre (durata: 3 ore), un tempo capitale della Bolivia, e sistemazione in hotel. In serata spettacolo folclorico con cena inclusa. Pernottamento a Sucre.
IMPORTANTE:si potrà assistere allo spettacolo folclorico a Sucre tutti i giorni eccetto la domenica e lunedì sera. Se di lunedì lo spettacolo verrà offerto la sera dopo di martedì, se di domenica lo spettacolo verrà sostituito con una visita notturna della città della durata di 2 ore e mezzo aprox. Questa visita non include la cena.
Giorno 12
Visita guidata di 6 ore aprox della città di Sucre, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. Visita alla Casa della Libertad, al Mirador de la Recoleta, al Museo de los textiles ASUR, al Museo del Tesoro e al Convento San Felipe Nery. Resto del pomeriggio libero. Cena libera. Pernottametno a Sucre.
Se di domenicaè possibile organizzare in alternativa la visita al mercato di Tarabuco (evento organizzato solo di domenica) situato a una sessantina di km da Sucre. Qui si tiene il mercato dell’artigianato e dei prodotti agricoli. Un momento di cultura viva, un’opportunità per avvicinare la popolazione in un’occasione di vita reale e di festa al tempo stesso, una situazione etnograficamente importante: abiti tipici, lingue diverse, musica… Pasti liberi.
Giorno 13
Trasferimento in aeroporto e volo su La Paz. La Paz, che conta quasi 2 milioni di abitanti, è costruita sul fondo del canyon in cui scorre il Choqueyapu e dominata dalle nevi eterne dell’Illimani, con un alternarsi di case e chiese coloniali e arditi grattacieli. La Paz offre una visione d’insieme alquanto particolare, forti i contrasti culturali ed umani: tra grattacieli e costruzioni avveniristiche si aggirano pastori con il colorato poncho ed il lama e donne in bombetta. La capitale più alta del mondo fu fondata nel 1548 da Alfredo de Mendoza, è posta lungo una gigantesca faglia dell’altopiano andino e si sviluppa tra i 4080m dei quartieri più alti e i 3200m di quelli posti più in basso (quasi 1000m di dislivello!); le case, arroccate sui fianchi della frattura, sono per lo più abitate da indios e da meticci. La Paz è unica al mondo per la sua posizione geografica, per l’atmosfera coinvolgente che trasmette e per la specificità dei suoi abitanti. Un villaggio in una città…. L’aria limpida e rarefatta, la straordinaria purezza del cielo conferiscono alla città un’atmosfera senza confronti. Vicino il sorprendente insieme di formazioni calcaree della valle della Luna: un mondo quasi irreale. Il pomeriggio city tour alla scoperta delle bellezze della capitale: Piazza Murillo, il Palazzo del Governo, la Cattedrale, il mercato artigianale…Cena libera, pernottamento in hotel.
Giorno 14
In mattinata viaggio verso la piccola città di Copacabana, meta di pellegrinaggi grazie al santuario più famoso di tutto il continente, dedicato dagli Inca al Sole, poi cristianizzato ai tempi della conquista spagnola. Siamo a 3800 metri, nei pressi del lago Titicaca, sacro agli Incas, il lago navigabile più alto al mondo. Navighiamo in catamarano verso la famosa Isla del Sol, considerata la culla dell’impero incaico, che ancora conserva i terrazzamenti costruiti dagli Incas ed i resti di un’antica strada e di un santuario con un tempio dedicato a Inti, il dio del sole. Piacevole passeggiata di circa 1 ora per raggiungere l’eco lodge. Pensione completa.
Giorno 15
In mattinata rientro verso La Paz e visita alle importanti rovine archeologiche del sito pre-incaico di Tiwanaku: la Porta del Sole, la piramide di Akapana, i monoliti. Pranzo incluso a Tiwanaku. Nel pomeriggio rientro a La Paz. Cena libera. Pernottamento a La Paz.
Giorno 16
Trasferimento in aeroporto e partenza per l’Europa. Notte in volo.
Giorno 17
Arrivo a Milano Malpensa. Fine del viaggio.
Prezzo su richiesta.
Visitare Atacama e il Salar di Uyuni era il nostro sogno da molto tempo: ora possiamo dire che la realtà ha superato tutte le nostre aspettative: le Ande, il deserto di Atacama, l’ altipiano della Bolivia con le sue meravigliose lagune colorate, il Salar de Uyuni, davvero incredibile, sono paesaggi di una bellezza che lascia senza parole, emozionante … non vorresti mai allontanarti.
Visitando San Pedro de Atacama, e poi Potosí, Sucre, La Paz e l’ Isla del Sol, sul lago Titicaca, abbiamo avuto il tempo di entrare in contatto con la gente del luogo, la loro cultura e le loro idee: per noi un lato imprescindibile di un viaggio è l’ incontro con l’ altro.
Questo viaggio è impegnativo, e anche faticoso, sia per l’ altitudine ( si viaggia per giorni tra i 3500 e i 4500 m, con punte fino a quasi 5000 ), sia per i molti km percorsi in mezzo al nulla ( un meraviglioso nulla … ) su strade che spesso sono piste sassose: quasi impensabile farlo autonomamente.
Noi abbiamo superato bene queste difficoltà soprattutto grazie alla accorta e perfetta organizzazione da parte di Tim, che ha creato il viaggio su misura per noi, e grazie anche a guide esperte ed attente.
Tutto ha funzionato bene: orari, trasporti, alberghi, guide e poi, bisogna pur dirlo, grazie alla gran fortuna con il tempo … sempre bello, senza vento, perfino caldo a volte, e mai troppo freddo, abbiamo potuto svolgere tutto il programma con agio.
Una menzione particolare la meritano le guide: per quanto il viaggio fosse stato studiato e preparato … hanno saputo sorprenderci, ognuno a modo suo, con delle particolarità che difficilmente si possono proporre in un pacchetto turistico di gruppo, tipo picnic in perfetta solitudine in mezzo al Salar in Bolivia, o inaspettate colazioni “complete” con vista sui geyser del Tatio in Cile, ed altre chicche del genere.
Che voglia di ripartire … a presto Tim. Nadia e Max