Alessandro ed io abbiamo conosciuto Tim pochi mesi prima della nostra partenza per l’Argentina e nel pieno dell’organizzazione del nostro matrimonio svoltosi a fine agosto. Siamo partiti per la Patagonia dal 28 di agosto al 17 settembre e non ci siamo pentiti nemmeno una volta di esserci rivolti a Tim per l’organizzazione del nostro viaggio di nozze in Patagonia, organizzazione che si è rivelata essere impeccabile. Tim ha saputo accogliere tutte le nostre richieste consigliandoci nelle scelte, rispettando il nostro budget e rendendo il nostro viaggio di nozze indimenticabile.
Un viaggio in Patagonia è adatto per chi ama gli spazi sconfinati ed il contatto con la natura.
Il nostro primo timido approccio in questa terra sconfinata è stato alla Penisola di Valdés, qui abbiamo avuto l’occasione di vedere e fotografare la balena franca, esperienza veramente emozionante. Essendo inoltre alloggiati presso l’Estancia Punta Delgada (situata in uno dei posti più reconditi della peninsula) abbiamo avuto la possibilità, accompagnati dalla loro guida, di passeggiare per ore fra le colonie di Elefanti e Leoni marini. Grandi assenti sono stati però i Pinguini di Magellano, i quali a fine agosto non avevano ancora popolato le “pinguinere” del posto, motivo per cui, per chi ama questi simpatici pennuti, è consigliato un viaggio a stagione più inoltrata.
La seconda tappa ci ha condotti verso il profondo sud, a Ushuaia – la “Fin del mundo”, a partire dalla quale abbiamo avuto dapprima accesso al Canale del Beagle ed in seguito al Parco Nazionale della Tierra del Fuego con tanto di pagaiata contro vento fino alla Baia LaPataia ed al famigerato cartello della fine della panamericana. Consigliatissima la tappa a “la Cocina del Freddy” per una cena a base di granchio reale.
Il nostro viaggio ha poi proseguito verso El Calafate, dove ci aspettava il ghiacciaio Perito Moreno ed i suoi colori spettacolari. Irrinunciabile è il Minitrekking che ti permette di arrampicarti con i ramponi attraverso la parete sud del ghiacciaio.
L’avventura è in seguito proseguita a El Chalten con i suoi sentieri infiniti ed i suoi paesaggi mozzafiato. Per poterne godere appieno bisogna un po’ faticare ed essere pronti ad ogni clima ma il Cerro Torres e il Fitz Roy valgono tutti i km camminati.
Ci siamo poi diretti in Cile, al Parco Nazionale del Torres del Paine, dove abbiamo beneficiato del pacchetto wildlife safari dell’EcoCamp. L’EcoCamp è situato alla base del Cerro Torre, la montagna più famosa del Parco Nazionale di Torres del Paine. Concepito come struttura a basso impatto ambientale, le camere sono dei “domes” riscaldati con stufe a legna, la cucina (assolutamente squisita) utilizza prodotti locali e di stagione ed il segnale telefonico è completamente assente così come il segnale wi-fi; l’ideale per chi vuole disintossicarsi dalla vita quotidiana.
Il programma EcoCamp offre escursioni quotidiane di differente grado di difficoltà sempre accompagnati da guide competenti, pronte ad adeguare il programma se il clima rigido ed il “viento patagonico” non permettono il corretto svolgimento delle attività previste. “Highlight” del soggiorno all’EcoCamp è stato sicuramente l’avvistamento del puma andino.
Le nostre peripezie sono infine terminate a Buenos Aires. Per il noi il rientro in città è stato, dopo tre settimane in Patagonia con i suoi spazi sconfinati, un vero trauma, motivo per cui non abbiamo goduto di questa bella città (molto europea) come meritava. Sicuramente diverso dal solito è stato lo spettacolo di Tango che consigliamo anche a chi, come noi, non ne capisce nulla!
Per concludere: ANDATECI e rivolgetevi a Tim per organizzare il vostro viaggio in questa terra magnifica che difficilmente vi scorderete.
A presto!
Alice & Alessandro