La biodiversità e il suo patrimonio culturale del Perù rimango la grande ricchezza di questo affascinante paese. Ben 2’400 km di costa su uno dei mari più pescosi della Terra, montagne che sfiorano i 7’000 metri, 60 milioni di ettari di foresta primaria sono gli habitat di migliaia di specie animali e vegetali.
Dalle mistiche Ande alle imponenti rovine Inca del Machu Picchu
Dalle mistiche Ande, alle imponenti rovine Inca del Macchu Picchu, dal lago Titicaca alle desertiche regioni costiere di Ica, Paracas e Nazca. Dalle foreste tropicali dell’Amazzonia alle bellissime città coloniali di Lima, Arequipa, Cuzco e Trujillo. Tanto splendore ha inoltre un valore aggiunto che, chi visita il Perù potrà riscontrare, ovvero il suo forte attaccamento alle tradizioni spesso manifestato nelle numerose feste locali che il paese ospita durante il corso dell’anno.
Ogni mese è scandito da una festività più o meno rilevante non tanto a livello nazionale quanto a livello locale. Differenziandosi a seconda della zona, e di seguito si riportano quelle che più scaldano l’animo delle popolazioni native e che permettono al turista di interagire, lasciandosi coinvolgere dalle atmosfere caratteristiche.
In Perù si svolgono ogni anno oltre tremila feste tradizionali
In Perù si svolgono ogni anno oltre tremila feste tradizionali. Partendo da questo dato di fatto, iniziamo non da una festa religiosa ma da una celebrazione che trova le sue origini all’interno della storia del paese, ovvero quella in onore del Dio Sole Inti Raimi che avviene nei pressi di Cusco il 24 giugno di ogni anno. Durante Inti Raimi la popolazione peruviana riscopre la sua natura primaria e i turisti di tutto il mondo accorrono per vedere questo autentico e solenne spettacolo in cui vengono ricreati alcuni momenti che caratterizzano gli antichi rituali Inca.
La Fiesta de la Virgen de la Candelaria
Nel sud del paese invece, precisamente nella città di Puno, città situata sulle sponde del lago Titicaca, si celebra durante il mese di febbraio, la Fiesta de la Virgen de la Candelaria che dura diciotto giorni ed è un tripudio di colori, musica e danze tipiche. La grande religiosità del paese, come accade per molti paesi spagnoli o di origine spagnola, raggiunge l’apoteosi durante la settimana santa che precede la Pasqua. Proprio in questo frangente che ogni città vive in modi differenti l’evento, mantenendo sempre una grande devozione e fervore religioso: ad Ayacucho ad esempio si drammatizza l’ultima settimana di vita di Gesù, mantenendo un’atmosfera di sobrietà nei giorni del calvario che poi sfocia nei grandi festeggiamenti per la risurrezione; a Cajamarca invece vengono realizzate delle enormi croci in legno che vengono poi decorate con fiori e trasportate, per sei ore a partire dalla mezzanotte del sabato che precede la Pasqua, dai fedeli. Si tratta di uno spettacolo davvero suggestivo e che lascia senza parole chiunque ha l’opportunità di vederlo.
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